Bologna, piazza San Francesco. Un flop l'ordinanza anti alcol

Nonostante i divieti già alle 16 si consumavano alcolici. Il nostro racconto

L’ordinanza anti alcol in piazza San Francesco fallisce

L’ordinanza anti alcol in piazza San Francesco fallisce

Bologna, 26 aprile 2018 - L'ordinanza ha fatto flop. Birra, vino e cocktail che ieri, secondo le regole del Comune, non dovevano entrare in piazza San Francesco dalle 14, neanche in contenitori di plastica, passavano praticamente di mano in mano da un ragazzo all’altro. Appena entrati in piazza, verso le 16, infatti, tre ragazzi, appoggiati al muro della chiesa, ci hanno dato il benvenuto, offrendoci da bere del vino. Noi abbiamo rifiutato e siamo andati avanti. Tra i ragazzi che affollavano la piazza, tutti avevano un bicchiere o una bottiglia di birra, vino o cocktail in mano (VIDEO), portata da casa o comprata in qualche locale fuori dalla zona del Pratello, dove ne era permessa la vendita d’asporto. Tutti giravano tranquilli, ignari che per il giorno della festa della Liberazione il Comune avesse imposto il divieto di bere alcolici in piazza San Francesco dalle 14 in qualsiasi contenitore.

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E come i ragazzi, anche gli abusivi probabilmente non ne erano a conoscenza o forse a loro importava nulla. Presenti ogni sera, in particolare il fine settimana, gli abusivi della birretta non potevano farsi scappare l’occasione di guadagnare un bel po’ di soldi facili sfruttando la festa del 25 aprile. Cosi gli ambulanti, anche ieri, vendevano birra al solito prezzo di due euro, riempiendo la piazza di bottiglie di vetro. Alcuni cercavano di essere discreti, avvicinando gli avventori e offrendo le birre che erano nascoste in zaini o in altri punti della piazza. Altri, invece, in maniera molto più sfacciata giravano con le bottiglie di alcolici in bella mostra a caccia di potenziali clienti assettati.

Oltre a non rispettare le regole sul consumo di alcol, però, anche quello sul non usare strumenti musicali o riprodurre suoni non ha avuto particolare successo. Seduti sull’erba della piazza, quando alle 16 c’erano già centinaia di persone e l’ordinanza era già scattata da due ore, si era raggruppata una decina di ragazzi. Tutti avevano vino e birra al seguito, fin qui niente di diverso dagli altri giovani presenti in piazza, se non fosse che a un tratto uno dei ragazzi del gruppo ha iniziato a suonare un cajon (uno strumento musicale a forma di scatola di legno, utilizzata per le percussioni). Mentre il rumore si propagava in tutta piazza San Francesco, la municipale in presidio restava a guardare impotente, visto probabilmente il caos che si sarebbe creato in caso di intervento nei confronti di chi non rispettava le regole. Così il concerto improvvisato andava avanti senza sosta e i ragazzi, bicchieri di alcolici alla mano, passeggiavano sereni.

Intanto la festa per il 25 aprile proseguiva in via del Pratello, dove dalle 17 vigeva un’altra ordinanza che vietava il consumo di alcol in vetro o lattine, con multe che potevano arrivare anche a 500 euro. Ordinanza che ha funzionato solo in parte perché da metà pomeriggio giravano ancora bottiglie di vetro in strada. In piazza San Francesco, invece, l’ordinanza non ha retto e in fondo sperare che il 25 aprile, con la festa della Liberazione al Pratello, nessuno si fermasse in piazza San Francesco a bere una birra, era vera utopia.

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