Piazza Verdi, l’allarme "Il maxi-cantiere preoccupa"

I comitati dei residenti: "Troppi anni di lavori in zona universitaria. Temiamo peggiori una situazione già in declino. Servono controlli e iniziative"

Migration

I lavori cominciano a novembre e termineranno nel 2026. Quando la storica sede del teatro Comunale di piazza Verdi avrà un aspetto e nuovo e sarà "più sostenibile", assicura il sindaco Matteo Lepore illustrando il cantiere del trasferimento del Comunale alla Fiera. "Quest’area va migliorata dal punto di vista dello spazio pubblico, puntando su cultura, studenti e rapporto coi residenti, commercio di qualità. Non dobbiamo rinunciarci, il Teatro è protagonista rappresentando l’industria culturale principale della città", sottolinea il primo cittadino.

Il cantiere parte con l’abbattimento della torre dell’acqua, ormai obsoleta, e lo smontaggio della struttura su via del Guasto. "Il cuore del progetto è anche rivedere impianti e parte tecnologica, non in linea con gli standard energetici futuri – chiosa Lepore –. Il cantiere parte ora per contenere i disagi, in primis per l’Università, anche dal punto di vista del rumore. Iniziare adesso, considerati i rincari e l’inflazione, è una scelta da ponderare. Siamo sincronizzati anche col calendario teatrale".

Qualche perplessità sul maxi cantiere però c’è. La espongono i rappresentati dei comitati di residenti della zona, che da anni si battono contro degrado e movida sregolata. "Da abbonato, mi domando come possano servire così tanti anni per questo intervento: temo ci sia disorganizzazione a monte – attacca Giuseppe Sisti del comitato Via Petroni e dintorni –. Da residente, sono preoccupato che il cantiere possa diventare un ulteriore ricettacolo di degrado". Il Capo di gabinetto Matilde Madrid e il tecnico responsabile dei lavori hanno promesso di partecipare presto a un tavolo con i comitati. "Discuteremo anche di iniziative per tenere viva la zona durante i lavori – spiega Otello Ciavatti del Comitato Piazza Verdi – . Se le forze dell’ordine e l’impresa non controlleranno con rigore, il degrado, ultimamente pure inasprito, si moltiplicherà". I comitati sono favorevoli alla ristrutturazione, ma preoccupati dal rischio che il cantiere diventi "un rifugio sicuro per sbandati – chiude Loris Folegatti del Comitato Via Petroni –. Da vent’anni mi batto per contrastare il declino di piazza Verdi, ma le cose invece peggiorano. E una zona cantierata spesso è sinonimo di zona pericolosa. Vorremmo che i tempi dei lavori fossero accorciati, se possibile, e che ci vengano garantiti controlli adeguati. O sarà un disastro annunciato".

Federica Orlandi

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro