Piera Degli Esposti morta, addio alla grande attrice bolognese. "Una regina dell'arte"

Nata a Bologna, aveva 83 anni. Malata da tempo era ricoverata a Roma. Bonaccini e Felicori: "Se ne va un talento immenso di casa nostra"

Piera Degli Esposti

Piera Degli Esposti

Bologna, 14 agosto 2021 - L'attrice Piera Degli Esposti, dotata di forte personalità e di una sensibilità esasperata, è morta oggi a 83 anni all'ospedale Santo Spirito di Roma dove era ricoverata da qualche settimana. L'attrice era nata a Bologna nel 1938. In città ha ancora il fratello, Franco Degli Esposti, ex vicesindaco ed esponente del Psi bolognese.

Il fratello: "La mia Piera: seducente, fragile e che amava la vita"

Definita da Eduardo De Filippo "'o verbo nuovo", con la sua voce e il suo corpo, la sua vena anticonformista e spregiudicata, Piera Degli Esposti ha scritto un capitolo importante della storia del teatro e del cinema del nostro Paese, formandosi "con le donne", come amava ripetere, e mai con le accademie.

Ha lavorato con Antonio Calenda, Giancarlo Cobelli e Ida Bassignano nel teatro; ha scardinato le convenzioni del teatro e attraversato l'avanguardia con Carmelo Bene; è stata diretta dai fratelli Taviani, Pier Paolo Pasolini, Lina Wertmüller e Giuseppe Tornatore nel cinema, Riccardo Milani e Giacomo Campiotti in tv. Ha vinto il David di Donatello per "L'ora di religione" (2002) di Marco Bellocchio e "Il divo" (2009) di Paolo Sorrentino. Nel 1980 ha collaborato con la scrittrice Dacia Maraini al libro "Storia di Piera", ispirato ai fatti della sua infanzia, da cui nel 1983 è stato tratto il film omonimo diretto da Marco Ferreri, con cui ha stretto un lungo sodalizio. Dopo essere stata respinta dall'Accademia di arte e drammatica, Piera Degli Esposti si butta anima e corpo nella recitazione, esordendo con Antonio Calenda, Gigi Proietti e Nando Gazzolo al Teatro dei 101, dove interpreta un ruolo maschile in "Dieci minuti a Buffalo" (1968). Si affermò come prima attrice al Teatro Stabile dell'Aquila, interpretando "La figlia di Iorio" (1971), "Antonio e Cleopatra" (1974) e "Molly cara" (1978, Premio Ubu come miglior attrice). Nel frattempo aveva ottenuto una piccola parte nello sceneggiato televisivo di Edmo Fenoglio "Il Conte di Montecristo" (1966).

Il ministro Franceschini: "Donna dal talento formidabile"

"Addio a Piera Degli Esposti. Il cinema e il teatro italiano perdono una grande artista, una donna tenace e dal talento formidabile che con la sue interpretazioni e con la sua magnifica voce riusciva a trasmettere emozioni uniche e a conquistare il pubblico. Sono vicino alla famiglia e ai tanti che l`hanno amata", così il ministro della Cultura, Dario Franceschini.

Il cordoglio di Bonaccini e Felicori: "Se ne va una regina dell'arte"

“Una grande artista, una figura indimenticabile per il teatro e il cinema italiani, capace in oltre 50 anni di carriera di portare in scena e dare voce ai personaggi più diversi passando con maestria dai ruoli drammatici alla commedia brillante. Con Piera Degli Esposti se ne va una regina dell’arte, un’intellettuale anticonformista, un talento immenso di casa nostra”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alla Cultura, Mauro Felicori. “Il mondo della cultura perde una delle sue interpreti più forti - chiudono Bonaccini e Felicori - che ha duettato per oltre mezzo secolo con i più grandi registi e attori italiani. Ci mancherai Piera, mancherà a tutti noi il tuo sorriso, la tua professionalità e la tua voce libera e unica”.

Ricordo commosso della Biennale

Il Presidente, il Consiglio di amministrazione e la Biennale di Venezia esprimono "profondo cordoglio, e partecipano sentitamente al dolore della famiglia", per la scomparsa della grande attrice Piera Degli Esposti, nella sua carriera punto di riferimento sia per i maestri, sia per le giovani generazioni di interpreti e di autori, donna e artista di straordinaria personalità ed energia vitale. Piera Degli Esposti ha spesso intrecciato la sua incessante attività con le arti della Biennale. Fra le sue apparizioni a Venezia, si ricorda rper il Teatro La cortigiana, regia di Antonio Calenda, al 29. Festival Internazionale del Teatro di Prosa (1970). Fra le sue partecipazioni alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, Sogni d'oro (1981) di Nanni Moretti, Il futuro è donna (1984) di Marco Ferreri, di cui era anche sceneggiatrice, I baci mai dati (2010) di Roberta Torre, Orecchie (2016) di Alessandro Aronadio, film realizzato nell'ambito del progetto per opere prime e seconde a microbudget Biennale College - Cinema 

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