Piera Degli Esposti, l’ultimo saluto: "Sei stata la più grande"

Ieri in Campidoglio la cerimonia laica per l'attrice, morta sabato. Il messaggio di Lina Wertmuller, la commozione di amici e colleghi

La camera ardente allestita in Campidoglio a Roma

La camera ardente allestita in Campidoglio a Roma

Bologna, 19 agosto 2021 - L’attrice e regista bolognese Piera Degli Esposti si è presa la scena, un’ultima volta. Si è tenuta ieri alle 11 a Roma, in Campidoglio, la cerimonia laica (fotocon cui amici e colleghi hanno offerto l’estremo saluto alla grande attrice. Un personaggio così forte, intenso – nel corso della sua più che cinquantennale carriera – che nessuno, proprio nessuno, sembrava credere nella sua scomparsa.

Piera Degli Esposti morta, addio alla grande attrice bolognese. "Una regina dell'arte" - Piera Degli Esposti, il fratello: "La mia Piera: seducente, fragile e che amava la vita" - La storia di Piera: regina scalza del teatro E così, non a caso ieri, nella sala della Protomoteca del Campidoglio, dove era esposta la sua salma, tanti sono stati gli interventi pieni di incredulità. Incredulità che in quella bara ci fosse davvero l’attrice nata a Bologna nel 1938. Su tutti, il ricordo commosso dell’amica Dacia Maraini: "Non posso immaginare che Piera sia dentro quella scatola e mi aspetto così che da un momento all’altro dica: ‘sono qui, sono viva!’ E che, alla fine, spacchi tutto per uscire". E poi ancora la scrittrice, con la quale la Degli Esposti ha scritto a quattro mani ‘Storia di Piera’, ha ricordato la sua straordinaria capacità di narrazione e la sua terribile sofferenza all’ospedale dopo la tracheotomia: "È stata una cosa straziante. E allora mi sono chiesta fino a che punto sia lecito soffrire e quanto dobbiamo aspettare ancora per una legge che tocchi questo problema". Dopo la Maraini, in una sala della Protomoteca piena di persone – presenti, tra gli altri, il fratello Franco, i nipoti e l’ex compagno, il regista Massimo Scaglione, Marco Bellocchio, Lucia Mascino, Giorgio Trevez, Milena Vukotic, Concita De Gregorio e Laura Delli Colli – ha preso la parola Pino Strabioli che ha subito esordito con una delle ultime frasi di Piera. "Ricordati di non far dimenticare a nessuno quanto sono arrabbiata con la morte. La vita è così piccola mentre la morte è così lunga". Da lui anche la lettura di un messaggio di Francesco Rutelli e uno di Lina Wertmüller che riporta: "Mio amore dolce. Piera, luce fragile della mia vita, sei stata l’attrice più grande del mondo. Per provare a consolarmi mi ricordo il tuo sorriso da bambina quando ti feci trovare sul divano Robert Mitchum. Lo vedesti e gli salisti subito in braccio, come dimenticarlo". L’architetto, scenografo e regista Manuel Giliberti ricorda anche lui una della ultime frasi dell’attrice. "Non considerava la morte come nemica: io sono immortale" diceva. E ancora: "Come farò senza di me quando non ci sarò più?". Lucia Mascino racconta invece dei loro ripetuti appuntamenti "in cui parlavamo come collegiali fino a notte inoltrata", mentre Laura Delli Colli ricorda quando alla festa dei suoi ottant’anni Piera aveva detto: "Non sono fatta per la morte e neppure per la vecchiaia. Non ho abbastanza fiato per queste cose". Il fratello Franco non riesce proprio a parlare se non con una voce rotta di pianto: "Sono qui per ringraziarla per tutto quello che mi ha dato e per ringraziare voi che siete qui a salutarla". Come alla fine di uno spettacolo teatrale. Lo spettacolo di una vita, quella di Piera Degli Esposti: senza alias, assoluta protagonista, indelebile. Perchè in fondo, la vita è come il teatro: un affresco di scena, la cui fine non cancellerà mai un’opera memorabile.

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