Pippo Baudo a Bologna: "Dalla, Morandi e la mia Strada Jazz"

Sabato la star nazionale della tv sarà in piazza Maggiore, ospite della kermesse: "Gianni mi lega a Bologna. Lucio era un vero genio"

Pippo Baudo, 85 anni, è un’icona pop della televisione italiana

Pippo Baudo, 85 anni, è un’icona pop della televisione italiana

Bologna, 15 settembre 2021 - Voleva diventare un pianista jazz, ma la famiglia lo preferiva laureato e con un lavoro ‘serio’. Poi Pippo Baudo è diventato la star simbolo delle televisione italiana, una ‘icona pop’ che supera i confini del suo stesso personaggio. Ma l’amore per la musica afroamericana è rimasto. Una passione che verrà celebrata il 18 settembre, nel programma della ‘Strada del Jazz’, dove Baudo torna – era stato ospite nel 2015 – in piazza Maggiore con Edoardo Vianello e Fio Zanotti, per il concerto di Sandro Comini e la Village Big Band.

Baudo, sarebbe potuto essere un virtuoso del jazz, un concertista… "Invece dovetti accontentare i miei genitori e iscrivermi all’Università. Loro speravano che quello che consideravano un aspetto frivolo della mia personalità sarebbe stato messo da parte con l’impegno negli studi. Poi feci un provino alla RAI, e dopo poche settimane ero in onda. Quando lo comunicai alla mia famiglia pensarono a uno scherzo. Furono costretti a comprare un televisore e casa nostra divenne, quella sera, un vero, affollatissimo teatro".

Ma la carriera del musicista non l’ha abbandonata. "Assolutamente. I miei maestri sono stati i grandi direttori d’orchestra Gorni Kramer e Lelio Luttazzi. Nel loro sangue scorreva il vero jazz, un amore che ho riversato in tante mie composizioni, apparentemente canzoni leggere, ma sempre ricche di swing, frutto degli ascolti che più amavo".

Canzoni che ascolteremo a Bologna? "Il Maestro Sandro Comini, che dirigerà l’orchestra che si esibirà per ‘La Strada del Jazz’, è al lavoro sugli arrangiamenti di tre brani importanti per la mia carriera: Donna Rosa , La Quadriglia e Una domenica così . Sono canzoni che ho scritto avendo in mente i grandi pianisti della tradizione jazz, i miei idoli, come Count Basie".

Una domenica così è stata portata al successo da Gianni Morandi . "Quello con Gianni è il rapporto umano e professionale che mi lega storicamente a Bologna. Ci vediamo spesso, lui è riuscito a esaltare benissimo la dimensione swing di Una domenica così , fa parte stabilmente del suo repertorio, l’abbiamo provata insieme tante volte, e ogni volta che capito a Bologna ci piace ricordarla cantandola per qualche amico".

C’era un altro artista bolognese a cui lei era molto vicino . "Si, il grande, inarrivabile Lucio Dalla. Con lui si poteva scherzare su tutto, anche sul suo lavoro. Ma era difficile, quasi impossibile, smuoverlo dalle sue convinzioni. A volte, lui che aveva alle spalle una carriera incredibile, ricchissima di successi, si sentiva insicuro, inadatto, persino. Ebbi il grande onore, lui lo faceva spesso con me, di ascoltare in anteprima uno dei suoi capolavori, Caruso . Mi commossi per la bellezza assoluta di quella canzone, allora conducevo Fantastico, e lo invitai a presentarla in TV. Lui mi disse che si sentiva piccolo di fronte a un artista come Caruso, fuori luogo e non voleva. Alla fine, dopo aver insistito, dopo telefonate a ogni ora, accettò di venire nel mio programma. Ma un patto. Avremmo fatto ascoltare la canzone, ma la registrazione, mentre lui sarebbe stato in silenzio, immobile, inquadrato dalle telecamere".

E lei? "Per me, qualsiasi cosa avesse deciso, andava bene. Lucio era un genio. Facemmo così. L’anno dopo uscì quello che sarebbe diventato un altro suo grande successo, Attenti al lupo . Questa volta fu lui a chiamarmi, mi propose di averlo come ospite, ma con altro patto. Voleva non solo cantare, ma anche ballare. E naturalmente facemmo come voleva lui".

Baudo, possiamo aspettarci qualche sorpresa dalla sua presenza alla ‘Strada del jazz’? "Lei vuole sapere se chiederò il microfono per cantare Donna Rosa o Una domenica così ? Il maestro Comini ha già i suoi cantanti, ma l’occasione è invitante. Se me lo permettono, qualche parola potrei intonarla".

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