Bologna, alla piscina Cavina nuotatore in arresto cardiaco. Salvato dai bagnini

Un uomo di 62 anni ha accusato un malore ed è stato soccorso dal personale del gruppo Sogese che, grazie al defibrillatore, è riuscito a rianimarlo

Il personale del gruppo Sogese è riuscito a intervenire immediatamente

Il personale del gruppo Sogese è riuscito a intervenire immediatamente

Bologna, 1 maggio 2022 - Intervento di salvataggio questa mattina alla piscina Cavina in via Biancolelli (zona Borgo Panigale) da parte del personale del gruppo Sogese, che ha salvato la vita a un uomo di 62 anni vittima di un malore. Il nuotatore, un habitué delle piscine, si è sentito male mentre stava nuotando e ha deciso di appoggiarsi al bordo vasca, richiamando subito l'attenzione dei bagnini, che hanno riconosciuto i sintomi di un possibile malore e allertato il personale della recption, per portare il defibrillatore in caso di necessita. Il sessantenne è stato soccorso dal personale, che l'ha aiutato ad uscire dalla piscina: una volta fuori, però, è sopraggiunto l'arresto cardiaco. I bagnini hanno così effettuato prima un messaggi cardiaco, poi - con l'aiuto del defibrillatore - sono riusciti a rianimarlo chiamando immediatamente anche un'ambulanza. Il mezzo del 118 è arrivato subito dal Maggiore, non molto distante dalla piscina: l'uomo è riuscito così a salvarsi e non si trova ora in pericolo di vita. "E' un giorno fortunato: per fortuna ora il nuotatore sta bene e si è evitato il peggio - commenta Monica Crovetti, responsabile della comunicazione del gruppo Sogese -. Siamo aperti anche il Primo maggio per l'attività sportiva e tante persone vengono da noi. Per fortuna questa persona si è sentita male vicino a un defibrillatore, utilizzato subito". "In più l'istruttrice di hydrobike Lorella Sacchetti, che lavora anche in ospedale, si è resa conto immediatamente di cosa stava succedendo e, con i bagnini Piero Savoia e Luca d'Alimonte, è riuscita a intervenire - continua Crovetti -. Hanno dovuto mandare tre scariche con il dispositivo per fargli riprendere i sensi. Anche il fratello del nuotatore era presente ed è venuto a ringraziarci per averlo salvato: ha detto che ora si sente meglio. Questo dimostra l'impegno e la preparazione dei nostri ragazzi, sempre pronti a intervenire. Anche se, va detto, questi episodi sono rari".

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