Bimba caduta in piscina a Ozzano, "non ci sono danni cerebrali"

La madre: "E' un vero miracolo". La Procura ha aperto un fascicolo per lesioni colpose, al vaglio le immagini delle telecamere

Bimba caduta in acqua, la piscina di Ozzano in una foto di repertorio

Bimba caduta in acqua, la piscina di Ozzano in una foto di repertorio

Ozzano (Bologna), 15 luglio 2016 - Un fascicolo per lesioni colpose a carico di ignoti è stato aperto dalla Procura sulla vicenda della bambina di 7 anni che ha rischiato di annegare mercoledì nella piscina comunale di Ozzano.

La piccola era andata nell’impianto sportivo di via Ettore Nardi insieme alla madre e ai due fratelli per trascorrere una giornata in allegria, lontano dall’afa e dal caos. E nessuno avrebbe mai pensato che quelle ore si sarebbero trasformate in un incubo: poco dopo le 11.30, il fratello maggiore si è accorto che la sorella era in acqua priva di coscienza mentre la mamma si era allontanata una manciata di minuti per andare in bagno.

La bambina è ricoverata nel reparto di rianimazione del Sant’Orsola: "La mia bimba sta meglio, l’hanno svegliata e ha chiesto di me e dei fratelli, chiamandoli per nome – racconta ancora scossa la madre –. Non ci sono danni celebrali e, per un arresto cardiaco di cinque minuti è un vero miracolo. Se avessi anche solo immaginato quello che sarebbe accaduto non mi sarei mai e poi mai allontanata. Volevo dire grazie a tutti coloro che hanno prestato i primi soccorsi, sono stati tempestivi. In questi momenti – spiega al telefono – il fattore tempo è fondamentale, e per fortuna due bagnanti della piscina erano un medico della rianimazione e un’infermiera che hanno fatto tutto quello che era necessario. Anche i bagnini e tutto il personale della piscina hanno fatto il possibile. I medici arrivati con l’elisoccorso sono riusciti a stabilizzarla subito. Infatti, quando mia figlia è volata con loro in ospedale, respirava. E’ una tragedia, un incubo, mai avrei pensato che potesse succedere una cosa simile".

I carabinieri della stazione di San Lazzaro e Ozzano stanno visionando i filmati delle telecamere interne dell’impianto, per ricostruire quegli attimi. "Sappiamo che la bambina sta meglio e dovrebbe essere fuori pericolo – spiega Alberto Chiusoli, responsabile della piscina di Ozzano –. L’Ausl ha fatto tutti i controlli e in accordo con il magistrato ci ha permesso di riaprire già oggi (ieri, ndr) la piscina esterna nella quale è stata soccorsa la bambina". Il responsabile poi, aggiunge: "C’erano due bagnini di turno e sono subito intervenuti. Abbiamo anche subito impostato il defibrillatore presente nell’impianto, ma non è stato neccessario utilizzarlo. Abbiamo proceduto facendo tutto quello che dovevamo e potevamo".

La bambina è stata trovata riversa in acqua in una piscina considerata ludica, che sembra parta da una decina di centimetri e non sfiori il metro di altezza. Le indagini sono condotte dai carabinieri, coordinati dal pm Michele Martorelli.

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