Una corsa da Casalecchio a Pianoro senza ritardi e senza intoppi, nonostante lo stato di agitazione nel settore del trasporto pubblico locale, quella che ieri ha portato nella stessa carrozza della linea Porretta-Pianoro, recentemente ribattezzata ‘linea passante Sfm1’, i vertici di Regione, Comune di Bologna, Città metropolitana e Trenitalia. L’assessore regionale Corsini, il sindaco Lepore, la consigliera Larghetti e l’Ad di Trenitalia Tper Alessandro Tullio fianco a fianco per una sorta di battesimo della rotaia della prima linea ferroviaria che, congiungendo tratti di ferrovie distinte permette a pendolari, studenti e turisti di muoversi, senza dover cambiare convoglio.
Nel caso specifico alcuni treni della Porrettana, dall’inizio di luglio, invece che fare capolinea al piazzale Ovest della stazione di Bologna, costringendo i passeggeri che desiderano proseguire verso Rastignano o Pianoro a cambiare treno e binario, proseguono invece direttamente verso la vallata del Savena, realizzando questo nuovo ‘passante’. Una linea che, secondo la Regione, è stata apprezzata dagli utenti, tanto che nel mese di luglio sulla Bologna Porretta ha registrato un incremento del 15% dei passeggeri, che tradotto in numeri significa 32mila persone trasportate in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Il picco della tratta più utilizzata l’ha toccato la Bologna-Casalecchio, e questo potrebbe anche far pensare a un ‘effetto cantieri stradali’, che potrebbe avere indotto tante persone a lasciare in garage l’automobile e salire sul treno. Forse il bilancio di un mese è troppo poco per tirare delle conclusioni ma fatto sta che questo piccolo exploit ha indotto a confermare e rafforzare questa prima linea passante. E questo nonostante la raffica di critiche arrivate da comitati di passeggeri e Comuni, l’ultimo in ordine di tempo quello di Pianoro, dai banchi di maggioranza ed opposizione.
"A partire dal 19 settembre la linea passante Casalecchio-Bologna-Pianoro entrerà a pieno regime con un’offerta potenziata di 4 treni all’ora. Con un leggero ritardo sull’avvio del servizio completo – ha detto ieri mattina l’assessore regionale ai trasporti Andrea Corsini –. E dal prossimo dicembre prenderà il via la seconda linea passante Bologna-Modena (Sfm5)", ha confermato Corsini, snocciolando le cifre degli investimenti regionali che per il servizio ferroviario metropolitano di Bologna valgono 100 milioni di euro, compresi i primi 17 milioni per il potenziamento della Casalecchio-Vignola in territorio di Zola. Un progetto di raddoppio dei binari dal costo stimato di 65 milioni.
"Le risorse non ci sono ancora tutte ma le troveremo", ha promesso Corsini, a fronte dei timori manifestati dal sindaco di Zola. Gongolano la consigliera Larghetti e il sindaco Lepore, che osservano come il treno "risponde positivamente al diritto alla mobilità per tutti ed è in grado di essere competitivo, per la sicurezza e i costi, rispetto all’uso del mezzo privato. Con benefici per la vivibilità del territorio metropolitano e del capoluogo, per l’ambiente e la qualità dell’aria". Mentre sul ruolo della Città metropolitana Lepore chiede che Palazzo Malvezzi veda rafforzato il suo ruolo e che "le problematiche sollevate dai sindaci dell’Appennino relativamente a potenziamento ed adeguamento del servizio trovino spazio di ascolto".