"Pnrr, l’instabilità politica minaccia i cantieri"

L’assessora Boni: "In ballo un miliardo di euro che cambierà il volto della città. A rischio progetti-chiave, dal tram alla via della Conoscenza"

Migration

di Rosalba Carbutti

Il tram, la riqualificazione dei quartieri, le piste ciclabili, l’area del Tecnopolo, la via della Conoscenza. Tanti, tantissimi i progetti e tanti, tantissimi i cantieri in arrivo in città da qui al 2026 grazie ai fondi del Pnrr. Ma con la caduta del governo Draghi, le elezioni il 25 aprile, i partiti già in campagna elettorale, qualche rischio per la ’Grande Bologna’ che verrà c’è. Non a caso il sindaco Matteo Lepore è stato tra i sindaci che prima del patatrac aveva inviato una lettera a Draghi per chiedergli di restare. Anna Lisa Boni, assessora con delega ai fondi europei e alla cabina di regia del Pnrr, ammette che la situazione non è rosea.

Teme che qualche progetto possa bloccarsi?

"L’instabilità politica non aiuta. Non voglio dire che le elezioni siano qualcosa di negativo, ma vista la situazione complessa, di una crisi improvvisa nessuno sentiva il bisogno".

Che cosa rischiamo?

"Tanti problemi li avevamo già: con l’aumento dei prezzi sulle gara d’appalto, i cantieri erano anche prima a rischio di non partire. Il governo doveva compensare questo rialzo. Ora con la fine dell’esecutivo Draghi, dobbiamo attendere il prossimo. Poi c’è la crisi energetica, il mercato drogato dal Superbonus 110 per cento... Insomma, è normale che la preoccupazione ci sia".

Era d’accordo con il sindaco Lepore e gli altri primi cittadini che hanno firmato un appello per mantenere Draghi al governo?

"Sì. Ribadisco: l’instabilità in questa situazione così difficile non aiuta...".

Quanti sono i fondi del Pnrr che spettano a Bologna?

"Per Comune e città metropolitana parliamo di progetti per un miliardo di euro. Ma se consideriamo anche gli altri fondi europei, arriviamo a 1,4 miliardi".

I fondi sono a rischio?

"Il problema non sono le risorse, ma come mettere a terra il miliardo già allocato. I tempi sono stretti: i progetti vanno conclusi entro il 2026. Temi, questi, che esistevano anche prima della caduta del governo. Figuriamoci oggi...".

Uno dei nodi sono le riforme da fare collegate agli impegni del Pnrr: come fare?

"Per portare avanti le riforme – penso, ad esempio, a quella sulla concorrenza e sulla giustizia – serve stabilità politica. Un mancato accordo sulle riforme può essere un grosso rischio".

Insomma, il voto non ci voleva...

"Non voglio togliere nulla alla democrazia. Ragiono da tecnico. E da tecnico una situazione del genere crea difficoltà".

Tra i progetti chiave c’è il tram, fulcro anche della nuova mobilità che l’amministrazione vuole portare avanti.

"Siamo avanti. Per la linea rossa da Borgo Panigale al Caab è già stato assegnato l’appalto. Ma anche per la linea verde, dal centro di Bologna a Castelmaggiore siamo a buon punto. Parliamo di 373 milioni".

Quali altri progetti chiave ci sono da mettere al sicuro?

"Sono parecchi. In ballo ci sono 157 milioni per tutta l’area metropolitana. Una grossa parte riguarda la via della Conoscenza, con la rigenerazione del quartiere della Bolognina, il polo della memoria democratica, la ristrutturazione di tutta l’area ex ferroviaria del Ravone e dell’ex Dopolavoro ferroviario, la trasformazione dell’area attorno al Tecnopolo, il distretto della fiera, il museo dei bambini e delle bambine al Pilastro. Ci sono poi 3,5 milioni per le piste ciclabili e i 90 milioni da investire in veicoli a impatto zero in tutta la città metropolitana. L’obiettivo è una Grande Bologna".

Come vi muoverete a fronte delle ultime fibrillazioni politiche?

"Dobbiamo seguire il cronoprogramma: si tratta d’interventi che cambieranno il volto della città e di tutta l’area metropolitana. Serve un forte coesione politica a livello territoriale. La speranza è che qualunque sia il governo a settembre, l’Italia, prima beneficiaria dei fondi, non chieda deroghe. Dobbiamo dimostrare di essere in grado di portare avanti piano. E l’Europa deve dare risposte all’altezza".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro