"Politica sì, propaganda no Mi appello all’etica dei dem"

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Par condicio da rispettare anche alle feste di partito, quella dell’Unità compresa: era stato chiaro il prefetto Attilio Visconti, quando una decina di giorni fa si era appellato ai sindaci dell’area metropolitana invitandoli al rispetto delle regole della campagna elettorale, in vista delle politiche del 25 settembre. E qualche timore era sorto appunto soprattutto nel Pd, che si trova ora a pochi giorni dall’apertura della Festa dell’Unità, al Parco Nord.

Prefetto, quali sono le indicazioni per rispettare la par condicio alla Festa dell’Unità?

"Può essercene una sola: rispettare la legge. Il resto è un appello al buon senso e all’etica politica. Io non posso dare altre indicazioni, se non vigilare che non sia fatta campagna elettorale in contesti impropri. Non dovranno quindi esserci manifesti e cartelloni o appelli al voto, al Parco Nord. Si potrà invece parlare d’altro, chessò, della gestione della sanità durante il Covid, per dire".

Dovranno essere invitati esponenti di partiti di opposto orientamento?

"Gli organizzatori della Festa dell’Unità possono fare quello che vogliono: tranne che campagna elettorale. Per quella ci sono gli spazi e i tempi appositamente assegnati dal Comune, che vanno rispettati. Il Parco Nord non è uno di quelli".

Quindi nessun ’vademecum’?

"No: del resto, l’ultima volta che ci siamo trovati in questa situazione, con elezioni subito dopo l’estate, è stato più di cent’anni fa, nel 1919. Mi auguro che i partiti abbiano la capacità di comprendere il momento politico delicato".

La Festa inizierà giovedì prossimo e di solito dura circa tre settimane: rischia di dovere chiudere i battenti prima del previsto?

"Da quello che mi è stato detto, terminerà una settimana prima del voto, quindi no, non c’è questo pericolo. Ribadisco: la festa non è un problema, basta che non diventi la scusa per fare campagna elettorale".

E come si controlla che questo non avvenga?

"La Prefettura ha fatto un appello al rispetto delle leggi, ma anche all’etica e al buon senso; deve vigilare, ma non ha il compito di fare rispettare la legge. Per quello c’è l’autorità giudiziaria: se giungeranno segnalazioni di violazioni, come del resto c’è da aspettarsi dato il clima ’caldo’ in cui si svolgerà l’evento, il magistrato di turno farà gli opportuni approfondimenti e valuterà se ci siano elementi concreti o meno".

Insomma, nessun veto, ma un invito alla cautela.

"Il prefetto non ha il potere di bloccare le iniziative, ma può vigilare. Io ho lanciato una moral suasion, un invito a controllare la baldanza politica e a mantenere una correttezza etica. Poi se le regole non saranno rispettate, gli agenti preposti valuteranno le azioni da intraprendere".

Federica Orlandi

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