NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Poliziotti assaltati, 15 ultras del Napoli nei guai

Con i volti coperti da sciarpe e cappucci, armati di mazze e bombe carta, avevano assaltato la polizia, ferendo un...

Con i volti coperti da sciarpe e cappucci, armati di mazze e bombe carta, avevano assaltato la polizia, ferendo un...

Con i volti coperti da sciarpe e cappucci, armati di mazze e bombe carta, avevano assaltato la polizia, ferendo un...

Con i volti coperti da sciarpe e cappucci, armati di mazze e bombe carta, avevano assaltato la polizia, ferendo un agente della Digos. L’aggressione era avvenuta lo scorso 7 aprile, poco prima del fischio d’inizio della partita Bologna-Napoli in programma al Dall’Ara. A poco più di un mese da quei fatti, quindici tifosi napoletani sono stati identificati dalla Digos per lesioni a pubblico ufficiale, lancio pericoloso di oggetti e travisamento. I poliziotti bolognesi si sono avvalsi della collaborazione dei colleghi campani per dare un volto e un nome ai facinorosi, riconducibili alle tifoserie organizzate della ‘Curva A’, alcuni anche della ‘Curva B’.

Quella sera i supporter ospiti, che stavano raggiungendo a piedi lo stadio scortati dalle forze dell’ordine, dalla Porrettana avevano svoltato improvvisamente su via Andrea Costa, nel tentativo di raggiungere e aggredire i tifosi rossoblù. La polizia era subito intervenuta per bloccarli: le prime ad arrivare di fronte al nutrito gruppo di ultras, composto da un centinaio di persone, erano state due macchine della Digos, che si erano frapposte tra i napoletani e il loro ‘obiettivo’. I campani, travisati con passamontagna, sciarpe e cappucci e armati di bastoni, non avevano esitato ad attaccare i poliziotti, lanciando anche delle bombe carta contro di loro. In particolare un poliziotto della Divisione investigazioni generali era stato colpito alla testa con un bastone, riportando 9 giorni di prognosi. Solo all’arrivo dei Reparti mobili la situazione era rientrata e gli ultras erano entrati allo stadio. Non è escluso che, oltre la denuncia, per i facinorosi non si prospettino ulteriori misure.

Nicoletta Tempera