Poliziotti di quartiere Bologna, debutto sulle strade della Bolognina

Le pattuglie di agenti a piedi hanno iniziato ieri: "Buon deterrente contro il degrado e lo spaccio, ma che deve durare nel tempo"

I poliziotti di quartiere sono tornati in Bolognina

I poliziotti di quartiere sono tornati in Bolognina

Bologna, 3 maggio 2022 - "Buongiorno, come va oggi? Tutto bene?". Due chiacchiere, un sorriso, l’occhio attento a scovare situazioni problematiche e l’orecchio teso alle segnalazioni di cittadini e negozianti. Il poliziotto di quatiere torna in scena, così, in Bolognina, "perché anche la sola vista delle divise è un buon deterrente contro i malintenzionati", come commenta una negoziante di via Ferrarese. Dove, ieri mattina, è iniziata la passeggiata della pattuglia a piedi: una camminata tra le strade del quartiere, con tappe nei negozi e nei bar, per due chiacchiere con i residenti.

Alcuni anche incuriositi: "Ma c’è stata una rapina? C’è qualche problema?", chiedono due donne in fila di fronte a un negozio di telefonia, dove gli agenti sono entrati per fare due chiacchiere con il titolare. E si rassicurano quando vengono a sapere che si tratta di un servizio preventivo di controllo: "Ah bene, qui serve sempre". Sotto i portici di piazza dell’Unità non emergono problemi: "Ci hanno segnalato più difficoltà in via Ferrarese e qualche situazione problematica che va monitorata nella piazza", spiegano gli agenti.

La loro presenza , voluta dal questore Isabella Fusiello dopo il crescendo di aggressioni che si sono verificate nel quartiere e che hanno visto vittime donne sole e spesso signore anziane, ha un doppio obiettivo: da un lato, recepire in ‘tempo reale’ i problemi del quartiere, così da poterli riportare in Questura e approntare strategie ad hoc per ogni singola zona; dall’altro riuscire a intervenire in maniera ancora più tempestiva in caso di segnalazioni di aggressioni, risse, furti o altri reati in corso’.

In piazza dell’Unità i ragazzini giocano a basket, i pensionati sono seduti a fare chiacchiere. È quasi l’ora di pranzo e un anziano è seduto a prendere il tiepido sole di mezzogiorno su una panchina: i poliziotti (due per pattuglia, su due turni quotidiani) gli chiedono come vanno le cose. È l’occasione, per molti, anche di parlare di sé, dei propri problemi o semplicemente per scambiare due parole e rompere la solitudine. "La maggior parte delle segnalazioni che i cittadini ci fanno sono relative a situazioni di degrado e spaccio", spiegano i poliziotti, che intanto si sono avvicinati a una mamma ferma nello spazio con i giochi con la sua bambina nel passeggino.

La camminata prosegue all’interno di un bar e poi in via di Corticella, con lo stesso copione. Così tutto il giorno, fino a sera, spostandosi da una zona all’altra del quartiere.

"La presenza dei poliziotti a piedi è una buona cosa – dice una donna, a spasso con il cagnolino –. Sono un ‘fastidio’ per gli spacciatori che ogni pomeriggio, puntualissimi, stazionano qui e anche in via Tiarini". E, di fatti, di soggetti ‘sospetti’ non se ne vedono lungo l’itinerario degli agenti. Che, in caso di necessità, possono sempre contare anche sull’ausilio dei colleghi delle Volanti, per intervenire in "L’importante – chiosa un pensionato – è che non si tratti di un’iniziativa a tempo determinato, ma che questa presenza sia costante, per ottenere risultati veri".

 

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