
Il vice ispettore Pierpaolo Cicchella in via Nadi, dove un incendio ha costretto a evacuare due palazzi
Bologna, 21 aprile 2025 - “I vigili del fuoco avevano spaccato tutti i vetri, per fare uscire il fumo. Quasi tutti i residenti del palazzo si erano già messi in salvo, in strada. Rimanevano una signora di 83 anni e una donna di 45 con un labrador”. Sette piani avvolti dal fumo. In via Nadi, zona Mazzini, è stata una notte di paura quella di venerdì per i residenti di due palazzi, costretti ad abbandonare le loro case per un incendio scoppiato nel locale contatori, attiguo alle cantine, nel seminterrato.
Sul posto, assieme ai vigili del fuoco, ai sanitari del 118 e alla locale, sono intervenuti anche i poliziotti delle Volanti, per soccorrere gli abitanti. Tra loro, anche il vice ispettore Pierpaolo Cicchella, da una vita alle Volanti di Bologna, che non ci ha pensato un attimo a intervenire, per soccorrere le due donne e anche il cagnone: “La proprietaria non ce la faceva a portarlo da sola, era troppo pesante e per terra era pieno di vetro, rischiava di tagliarsi”. E così il poliziotto si è caricato Africa, 4 anni, in braccio. Trenta chili, per cinque piani di scale, al buio, perché ovviamente la luce era saltata. Intanto, anche la pensionata veniva accompagnata giù dagli altri colleghi. “Per premio, una volta in strada, Africa mi ha leccato tutta la faccia”, scherza il poliziotto, grande amante degli animali, in particolare dei gatti.
“Con i colleghi abbiamo aiutato a soccorrere i residenti – continua ancora il vice ispettore Cicchella –. Faceva freddo e molti erano in pigiama. Sono stati avvolti con le coperte termiche, la polizia locale ha fatto anche arrivare un autobus dove hanno potuto aspettare in attesa di capire quando poter rientrare a casa”.
E se gli inquilini del civico 20 nella notte, appena i vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme e bonificare il sito, sono potuti tornare a casa benché al buio, per gli abitanti del civico 22 si prospetta una Pasqua fuori. Ospiti di amici e famigliari la maggior parte; mentre per 16 persone il Pris del Comune, attraverso la polizia locale, ha trovato soluzioni temporanee in albergo. Questo, perché le cantine del palazzo sono state danneggiate dal rogo, per cui dovranno essere effettuati degli interventi prima di poter far rientrare i residenti nelle proprie abitazioni.
Stando a quanto ricostruito dai vigili del fuoco, l’incendio sarebbe partito dal cortocircuito di alcuni cavi elettrici, che passano da un palazzo all’altro e che hanno fatto scoppiare i contatori elettrici, innescando il violento incendio.