"Ponte Da Vinci, appalto Anas entro luglio"

Concluso il tribolato consolidamento della ’pila 15’. L’assessore Raschi: "Nonostante i problemi, nessun ritardo sui tempi dell’intervento"

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Sono finiti i lavori di consolidamento della ‘pila 15’ e si è chiusa senza osservazioni la conferenza dei servizi. Passo dopo passo il ponte Leonardo da Vinci si prepara all’avvio dei cantieri di parziale ricostruzione della porzione deteriorata sullo scavalco del fiume Reno a monte del capoluogo di Sasso.

Dopo quasi un anno e mezzo dal primo incarico della Città metropolitana si sono concluse le opere di risanamento del pilastro più rovinato, la ‘pila 15’ appunto, oggetto dalla fine del 2020 di lavori iniziati, interrotti, modificati, contestati, e infine conclusi pochi giorni fa. Non si trattava più di realizzare un consolidamento integrale, in particolare della sezione al di sopra dell’arcata, che secondo il progetto definitivo è destinata a essere demolita, ma la Città metropolitana in quest’ultima fase aveva l’incarico di metterlo in sicurezza a protezione dell’impresa che verrà incaricata dei lavori. Missione compiuta quindi, con il corollario di potere procedere anche al completamento del passaggio di consegne e di competenze da Palazzo Malvezzi all’Anas.

"Confermo che pochi giorni fa i lavori si sono finalmente conclusi – dice l’assessore ai lavori pubblici di Sasso Alessandro Raschi –. E’ stato un cantiere tribolato, è vero, però i ritardi non hanno generato problemi dal momento che nel frattempo, anche grazie alla procedura commissariale, si è andati avanti. I tempi annunciati saranno rispettati: entro luglio vi sarà l’affidamento dell’appalto in via diretta, dal momento che si tratta di una manutenzione straordinaria. Si sono poi concluse anche le procedure per l’adeguamento dei prezzi, ora Anas lavora al progetto esecutivo e ci sono tutte le condizioni per vedere l’inizio del cantiere agli inizi di settembre". A Palazzo Malvezzi si è invece aperto un contenzioso con la prima ditta che nel dicembre 2020 si era aggiudicata le opere di consolidamento del ponte.

"Apprendiamo, non senza preoccupazione, che la Città metropolitana ha risolto quel contratto per mancanza di sicurezza, e mancanza di interesse nel proseguire in quanto l’intervento non è più considerato risolutivo circa la stabilità dell’opera – scrivono la consigliera metropolitana Marta Evangelisti e Lorenzo Biagioni (FdI) –: ci auguriamo che questa situazione non provochi ulteriori ritardi a carico di tutti i cittadini dell’Appennino bolognese".

Gabriele Mignardi

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