Ponte della Motta, dopo l’alluvione lavori al via nell’alveo dell’Idice tra Budrio e Molinella

Sei le squadre che stanno intervenendo. Tempi e programma, l’obiettivo è di terminare entro il mese

Bologna, 10 giugno - Un primo passo in avanti verso il ritorno alla “normalità”, dopo le profonde ferite causate dall’alluvione e dai danni che, la tragica ondata del maltempo, ha provocato. Sono ben sei le squadre, contemporaneamente all’opera, per concludere entro il mese di giugno i lavori di sistemazione e risezionamento dell’alveo dell’Idice nei pressi del Ponte della Motta, a valle del punto in cui l’argine è collassato.

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Obiettivo del cantiere è quello di ripristinare il regolare scorrimento delle acque nel letto naturale del fiume, da cui era completamente uscito a causa dell’esondazione che ne aveva completamente modificato il tracciato. Già nelle scorse settimane era stata creata una trafilatura, cioè una barriera di massi che costituisce l’ossatura del futuro e nuovo argine, consentendo al tempo stesso all’acqua di trafilare.

Partono i lavori per il ripristino del fiume Idice e del ponte della Motta
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Ora, le opere in partenza interesseranno un tratto di due chilometri e mezzo tra i comuni di Budrio e Molinella, nel bolognese, ed è prevista l’asportazione di 80mila metri cubi di terreno, con l’obiettivo di garantire il deflusso per la portata estiva. Come sottolineato, la fine dei lavori di sistemazione del letto è prevista entro giugno: nel frattempo, continua a ridursi il livello delle acque nell’area allagata nei pressi di Selva Malvezzi (Molinella) e de la Motta (Budrio), dove le case sono state liberate da diversi giorni.

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A rivestire un ruolo fondamentale per lo scolo è l’apporto assicurato dai canali di bonifica Sesto Alto e Sesto Basso, che hanno una capacità di smaltimento di 40 metri cubi al secondo. Dal 3 giugno ad oggi, dunque nel corso di una settimana, il livello è calato di ulteriori sessanta centimetri. E si è quasi dimezzata l’estensione ancora interessata dall’alluvione: da 2.000 ettari iniziali ai 1.200 attuali.

A sottolineare l’importanza di questi lavori, anche la vicepresidente della Regione, con delega alla Protezione civile, Irene Priolo: “Si tratta di lavori particolarmente importanti e attesi dalle comunità: costituiscono il primo e fondamentale passo per l’avvio del ritorno alla normalità, perché preliminari alla ricostruzione dell’argine nel punto in cui è collassato- conferma -. Per accelerare al massimo le operazioni, saranno attive sei squadre ciascuna dotata di un escavatore: vogliamo giungere il prima possibile alla conclusione del cantiere”.

Ma non solo. Tra i lavori per rimettere Idice nel suo corso naturale e le operazioni complessive di messa in sicurezza del territorio “andiamo incontro a mesi in cui verrà messo in campo il massimo sforzo logistico necessario per garantire la sicurezza dei cittadini nel più breve tempo possibile – specificano la sindaca di Budrio, Debora Badiali, e il sindaco di Molinella, Dario Mantovani - Ci è stato garantito il massimo impegno consci che il fattore tempo, la stagione estiva da sfruttare per l’esecuzione dei lavori, è fondamentale. In questi pochi giorni si è realizzato uno sforzo progettuale che in circostanze normali avrebbe richiesto mesi di lavoro e fin dalle prossime settimane ci sarà una progressiva intensificazione dei lavori necessari”. 

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