
Il ponte della Motta nel Bolognese crollato nel 2023 a causa dell'alluvione che ha colpito la zona di Budrio
Bologna, 25 marzo 2025 – Indennizzi, ricostruzione, sicurezza del territorio: de Pascale illustra le mosse dopo le alluvioni. In arrivo per il territorio di Budrio 77 milioni di euro.
Oltre 450 persone hanno partecipato all’assemblea pubblica organizzata dal Comune di Budrio per fare il punto della situazione a seguito delle tre alluvioni che hanno colpito il territorio tra maggio 2023 e lo scorso autunno. Oltre alla sindaca Debora Badiali e il presidente di Regione Michele de Pascale, presenti al Teatro Consorziale anche Davide Parmeggiani e Claudia Manuelli dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale Protezione Civile Distretto Reno; Paolo Pini, direttore Generale della Bonifica Renana e Manuela Rontini, sottosegretaria alla Presidenza.

"Quello che affrontiamo oggi è un tema molto complesso sia per quanto riguarda gli interventi in corso che per le competenze – apre la sindaca Badiali – questa assemblea è occasione di confrontarci con tutti gli Enti". Un quadro complessivo ed esaustivo quello descritto dall’Agenzia Regionale per la settore Sicurezza Territoriale che ha descritto i fenomeni meteorologici che hanno causato le alluvioni nel maggio del 2023 e negli scorsi settembre e ottobre. Successivamente si è entrati nel merito degli interventi che ha effettuato la Regione Emilia-Romagna, ovviamente con un focus sull’Idice. L’intervento è stato completato dalla Bonifica Renana che ha la competenza su 2000 km di canali su un territorio molto vasto come quello budriese.
A raccogliere le fila e mettere ordine l’intervento della sindaca Badiali che ha ripercorso le ordinanze che, dopo la prima alluvione del 2023, hanno visto attribuire contributi al Comune per il ripristino delle infrastrutture pubbliche danneggiate. In particolare per le strade è già terminata la progettazione e la conferenza dei servizi, mentre sta terminando la fase di progettazione della demolizione e della successiva ricostruzione del ponte di Vigorso. "Necessitiamo di avere risposte più rapide – sottolinea la sindaca – il Comune deve mettere in sicurezza il territorio e dare risposte ai cittadini, soprattutto deve essere messo nelle condizioni di farlo in tempi celeri". Dello stesso tenore l’intervento del presidente della Regione de Pascale: "Dal 2023 la Regione è stata colpita e ferita più volte, le tre priorità assolute sono indennizzi a privati e imprese, ricostruzione delle infrastrutture distrutte o danneggiate e messa in sicurezza del territorio. Per questo nel 2025 sono raddoppiate le risorse destinate alla manutenzione del territorio, il sistema è infatti stato costruito per portate di pioggia inferiori a quelle che si sono verificate recentemente – prosegue –. È necessario lavorare in sintonia anche con il governo e il commissario per completare le opere di ricostruzione e di messa in sicurezza del territorio".
Parole seguite da buone notizie, il presidente ha anticipato la firma dell’intesa per il finanziamento della realizzazione dei ponti della Motta e di Vigorso, che è necessario portare avanti snellendo la parte burocratica per vederne i risultati in tempi rapidi. Conclude la sottosegretaria Rontini evidenziando che al Comune di Budrio sono stati stanziati in complessivo 64 milioni di euro sull’Idice e circa 13 milioni di euro per la ricostruzione delle infrastrutture, cifre importanti per un territorio che conta meno di 20.000 abitanti ma si estende per 120 chilometri quadrati.
Ecco il bando di progettazione del Ponte della Motta
Proprio per ciò che riguarda la realizzazione del progetto esecutivo per la ricostruzione del Ponte della Motta, crollato a maggio 2023 a causa dell’alluvione, la Città Metropolitana di Bologna ha pubblicato il bando.
L'appalto riguarda i servizi di progettazione di fattibilità tecnica ed economica, progettazione esecutiva e verifica della progettazione. Le proposte vanno presentate entro lunedì 12 maggio 2025. Il finanziamento è stato definito nell'ordinanza 33 dell'1 ottobre 2024 del commissario straordinario, e permette di sviluppare gli ultimi, e più importanti, passaggi progettuali preliminari all'avvio dei lavori.
Il crono-programma prevede quattro mesi di tempo per lo sviluppo della progettazione di fattibilità tecnica ed economica da sottoporre alla conferenza dei servizi, al termine della quale sono previsti altri cinque mesi per il progetto esecutivo e la successiva verifica e validazione.
"Bene la pubblicazione della gara di progettazione, che ci permetterà di uscire al più presto con la gara dei lavori - commenta Matteo Montanari, consigliere metropolitano delegato al Coordinamento degli interventi di ricostruzione post alluvione - Stiamo chiedendo al commissario una mano sulle procedure per accelerare. Vogliamo dare risposte concrete ai cittadini, oggi penalizzati dall'attuale viabilità".