Ponte sul Reno chiuso in via precauzionale

Collega Cento e Pieve di Cento. "Non versa in buone condizioni di salute, va riparato"

La polizia municipale sul posto

La polizia municipale sul posto

Bologna, 24 agosto 2018 - Chiuso, in via precauzionale, il Ponte Nuovo sul Reno tra Cento e Pieve di Cento. Ponte che da lunedì vedrà il via ai lavori; per le opere provvisionali occorreranno una quarantina di giorni e circa 200mila  euro. Cambia anche la viabilità che sarà diretta, in via alternativa, su Ponte Vecchio e sulla SP66/SP255, via Modena. Il Comune di Cento, in accordo con la Città Metropolitana e con il sindaco di Pieve di Cento, ha deciso, con atto d’urgenza, lo stop al traffico sul ponte in via Bologna che è cogestito da Comune e Città Metropolitana.

Per il consigliere delegato della Città Metropolitana, Marco Monesi e il sindaco di Cento, Fabrizio Toselli, questo è un "provvedimento assunto in via precauzionale nel momento in cui abbiamo ricevuto l’esito degli approfondimenti che hanno documentato come la struttura non versi in un buono stato di conservazione”.  Una chiusura "dettata dalla necessità di salvaguardare la sicurezza dei fruitori del ponte”.

E comunque, assicurano Monesi e Toselli, «abbiamo già iniziato le procedure d’urgenza per il reperimento delle risorse e per la tempestiva esecuzione delle opere provvisionali". I lavori metteranno “in sicurezza il ponte e ne allungheranno la ‘vita’ utile residua”. Una volta completati potranno tornare a transitare anche i mezzi pesanti, sino alle 33 tonnellate (ora lo stop è a 15 tonnellate), riportando il limite a quello previsto dal codice della strada".

Al momento, sul ponte vige il limite dei 50 chilometri orari e il divieto di transito ai mezzi che, a pieno carico, superano le 15 tonnellate (ad eccezione dei mezzi adibiti a trasporto pubblico, dei residenti e afferenti alle proprietà private). A dicembre, il controllo: la situazione di degrado, già evidente nelle ispezioni del 1994 e in quella dell’immediato post sisma, non ha avuto alcun seguito. Ecco perché è stata avviata un’ulteriore campagna di indagini affidata a giugno dalla Città metropolitana. A luglio sono stati eseguite le verifiche di capacità portanti: le indagini di rilievo strutturale e le indagini materiche, con carotaggi, rilievi e prove di laboratorio.

"Ne è emerso che la struttura, risalente al 1967 e progettata dal Genio Civile di Ferrara, non versa in buono stato di conservazione e necessita di opere provvisionali – osservano Monesi e Toselli -. Si dovrà intervenire sulle tre campate con l’installazione di carpenterie metalliche e l’inserimento di tiranti cui seguirà la sistemazione dei giunti”. Questa è “una modalità di intervento che, fra l’altro, garantirà l’invarianza idraulica del fiume. È nostra intenzione procedere anche al monitoraggio e allo studio del ponte, attraverso la strumentazione con celle di carico, che permetteranno di individuare eventuali anomalie”.

Il consigliere delegato della Città Metropolitana e il sindaco di Cento sottolineano come, dopo aver "messo  in sicurezza l’infrastruttura" si prevede un secondo step. "Dovremo reperire i fondi per l’ tervento definitivo, che prevede la realizzazione completa di un nuovo impalcato per oltre tre milioni di euro”. Questa opera "sarà al primo posto dell’elenco di priorità che ci ha chiesto il Governo entro l’1 settembre e speriamo sia sollecita anche l’assegnazione dei fondi”.

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