SARA AUSILIO
Cronaca

Pontelungo, sos cantieri: "Troppi disagi per i lavori. E non vediamo la fine"

A Santa Viola residenti e commercianti sono arrabbiati e preoccupati: "Per andare e tornare in ufficio i tempi sono raddoppiati". "Persi tanti clienti". Ma c’è anche chi è ottimista: "Il traffico migliorerà quando ci sarà il tram"

Da tempo i residenti e i commercianti sono alla prese con i lavori al Pontelungo

Da tempo i residenti e i commercianti sono alla prese con i lavori al Pontelungo

"La sensazione è che al Pontelungo i cantieri non finiscano mai", sospira un cittadino attraversando a piedi il ponte. E in effetti, da fine agosto 2021 - data in cui sono partiti i lavori di consolidamento e riqualificazione del Pontelungo - ad oggi, con i cantieri del tram, chi abita o transita in questa zona nevralgica di Bologna, che collega Santa Viola a Borgo Panigale, deve quotidianamente fare i conti con tanti disagi: sensi unici, strade chiuse, carreggiate ridotte e parcheggi eliminati.

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Da un lato, la linea rossa del tram a Santa Viola è entrata nella terza e ultima fase: da metà giugno, in anticipo di un mese sul cronoprogramma, i lavori si sposteranno al centro della carreggiata di via Emilia Ponente, nel tratto tra Pontelungo e via Battindarno, consentendo il ripristino del doppio senso di circolazione ai lati. Dall’altro, però, si apre un nuovo fronte: a luglio è previsto l’ingresso in cantiere della ditta appaltatrice del tram anche sul ponte, mentre la fine dei lavori è prevista, come ha annunciato di recente il sindaco Matteo Lepore, entro la fine dell’anno. Una data che, per molti, è ancora un lontano miraggio.

Intanto, per residenti e commercianti, è ben chiaro cosa significhi convivere ogni giorno con disagi su disagi. Daniela Cassiano, che abita al Navile e ogni giorno accompagna il figlio a scuola in zona, ammette: "È una scelta che avevamo fatto prima dell’avvio dei cantieri, ma ora il malcontento è tanto: in media ci mettiamo più del doppio del tempo. In condizioni normali sarebbero solo sette minuti. Forse si potevano scaglionare meglio i lavori. Bologna ormai è un cantiere a cielo aperto. E qui, tra code e polveri, l’aria è irrespirabile. L’asilo di mio figlio è proprio sulla strada e lui ne risente. Più che una rivoluzione verde, sembra una speculazione".

Le fa eco Paola Corbo, che vive a Borgo Panigale: "Prima per arrivare a Santa Viola ci mettevo al massimo dieci minuti, ora più di mezz’ora. È un problema sia per portare mio figlio a scuola che per andare all’ospedale Maggiore, dove lavoro. Come se non bastasse, ci hanno tolto anche un parcheggio molto grande che usavamo noi dipendenti, è un disagio dietro l’altro". Per i commercianti della zona, la "piaga" è iniziata nel 2021 con i lavori al Pontelungo ed è andata peggiorando con quelli del tram.

Superato il ponte, in direzione Borgo Panigale, Cristina Pucciarelli, della pizzeria trattoria Dall’Ospite, racconta: "Da quando sono iniziati i lavori, nella nostra pizzeria il passaggio di persone si è ridotto molto. Tanta clientela l’abbiamo persa. Ora che arriveranno anche i lavori del tram, abbiamo paura: non sappiamo cosa aspettarci. Il mio auspicio è che tutto questo finisca, almeno nei tempi previsti". Stesso ’refrain’ amaro per Anna Maria Scarpetta, dipendente di una ferramenta su via Emilia Ponente: "Siamo riusciti a restare aperti solo perché il titolare fa lavori esterni da elettricista. Il lavoro in negozio è calato del 50%. Il declino è iniziato con la chiusura del ponte e la situazione ora sta via via peggiorando con i lavori del tram. La clientela che arrivava da Borgo Panigale l’abbiamo persa, forse per sempre".

Ma c’è anche chi, forse per indole o perché magari ha qualche anno in più sulle spalle, riesce ad essere fiducioso. Come Iames Forni: "Credo che il traffico migliorerà con il tram; è successo in tante altre città, come Firenze. Certo, i disagi adesso sono tanti, ma li sopporto sperando in benefici futuri. Io mi muovo a piedi o in bici, vengo dalla zona Barca e per ora mi trovo bene. Sono fiducioso, staremo a vedere cosa dirà il tempo". E Mario Mignani, con un sorriso aggiunge: "Il tram? Spero di poterlo inaugurare e fare almeno un viaggio di andata e ritorno. Ho 86 anni passati, voglio vederlo finito".