Ponti Bologna, il Comune corre ai ripari. “Ecco 14 milioni per la sicurezza”

Si parte dal Pontelungo: “Troppe crepe, bisogna intervenire subito”

Verifiche al ponte di viale Togliatti (foto Schicchi)

Verifiche al ponte di viale Togliatti (foto Schicchi)

Bologna, 9 novembre 2018 - Priorità numero uno: la sicurezza dei ponti. A partire dal Pontelungo, che a Borgo Panigale da qualche secolo permette alla via Emilia di scavalcare il Reno. Il Comune lo ha messo in testa al piano dei lavori pubblici del triennio 2019-2021. Un intervento da ben 13 milioni che da solo vale una buona porzione dei 91 che saranno investiti solo il prossimo anno. D’altronde, quelle crepe sulle arcate preoccupano non poco i tecnici di Palazzo d’Accursio: il ponte viene controllato continuamente, a maggior ragione dopo la tragedia di Genova (VIDEO), e alcuni tratti sono anche stati chiusi per precauzione. Di certo, però, resta l’urgenza non più rinviabile di intervenire, anche perché in quella zona la via Emilia è un’arteria fondamentale per la viabilità.

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Il comune avrebbe voluto iniziare i lavori anche prima, ma il primo bando è andato deserto: “Avevamo messo sul piatto una cifra attorno ai 7-8 milioni, ma evidentemente, vista il degrado strutturale dell’opera, non era sufficiente”, ammette l’assessore ai Lavori pubblici, Virginia Gieri. Dunque, “dopo averci riflettuto moltissimo”, la giunta ha deciso di aumentare l’investimento: “E’ un intervento consistentissimo, ma ci permetterà di ristrutturare completamente il ponte e metterlo definitivamente in sicurezza”. I cantieri dovrebbero iniziare già nel 2019: “Ormai siamo pronti a ripresentare la gara, i tempi tecnici ci sono”, incrocia le dita l’assessore. Non solo: per ciascuno dei tre anni del piano è stato stanziato un milione di euro per interventi straordinari di messa in sicurezza di altri ponti, a partire da quello di via Togliatti.

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Il panorama, comunque, è molto più ampio. E fino al 2021 vale circa 200 milioni di euro. “Già finanziati, risorse sicure”, sottolinea la Gieri che, infatti, ha tenuto fuori dall’elenco gli interventi del piano periferie, come la caserma dei carabinieri al Pilastro o l’archivio della Cineteca al Giuriolo, dopo il balletto del Governo sui fondi. “Abbiamo aggiunto risorse ai contratti Global Service per strade e spazi verdi, agiremo sui marciapiedi e sugli alberi”, spiega ancora l’assessore che non nasconde la difficoltà a rispettare tempi e scadenze: “Il settore è in affanno, ma per una volta non per le risorse mancanti. Nonostante qualche caso affidato all’esterno, le progettazioni toccano ai nostri tecnici”.

Nel 2019 sono stati finanziati, tra i vari interventi, la messa in sicurezza e l’ampliamento del parcheggio Staveco (1,5 milioni), il rifacimento di via Riva Reno (930mila), un’azione sui cimiteri della Certosa e di Borgo Panigale (1,1 milioni), i nuovi uffici di villa Salus (600 mila). Nell’elenco, inoltre, spiccano anche la nuova scuola e le case popolari dei Prati di Caprara, in pieno svolgimento dell’istruttoria pubblica dove oggi interverranno le associazioni, anche se il clou è rimandato al 2021, quando il Comune promuoverà un secondo ‘cantierone’ in centro storico in via Santo Stefano, via Farini, via Carbonesi e via Barberia per un totale di 2,3 milioni di euro.

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