Portici Bologna, il rinvio dell'Unesco

Il sottosegretario Borgonzoni: "Riconosciuto il potenziale, ma dossier da approfondire e integrare". Merola e Orioli: "La città merita il riconoscimento"

Bologna, il portico di Santa Maria dei Servi (FotoSchicchi)

Bologna, il portico di Santa Maria dei Servi (FotoSchicchi)

Bologna, 26 maggio 2021 - Portici patrimonio Unesco, il riconoscimento slitta ancora. E Bologna deve stare al palo almeno per un anno, nonostante ci sia apprezzamento per il nostro 'sito' in lizza. “La candidatura del sito “I Portici di Bologna” ha ricevuto l’esito della valutazione tecnica che si conclude, in sostanza, con un rinvio dell’iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco”, così il sottosegretario alla cultura Lucia Borgonzoni dopo il parere tecnico sulla proposta del sito bolognese.

“La valutazione di Icomos ha, difatti, riconosciuto il potenziale dei “portici” come testimonianza eccezionale di valori espressivi d’identità urbana, di spazio privato ad uso pubblico ritendendo, tuttavia, - spiega Borgonzoni - di dover approfondire ulteriormente il tema per una sua più efficace trattazione. Dunque - conclude la sottosegretaria Mic - il riconoscimento Unesco è da intendersi solo rinviato. Ecco perché già da oggi gli uffici del Ministero sono pronti a lavorare in sinergia con il comune per la stesura del dossier con le nuove integrazioni”.

Il 2021 sarà probabilmente l'anno di Padova e di Giotto nel segno degli Scrovegni. Su Bologna ha inciso molto il delicato tema della manutenzione e della pulizia, da anni al centro del dibattito. Ministero e Comune non vogliono però lasciare nulla di intentato e, ani, puntano a un sì seguendo proprio le osservazioni Icomos. Ma bisogna  pazientare ancora.

Ai tratti pensati inizialmente, quelli più noti, di recente erano stati aggiunti il palazzo della Mercanzia, il santuario di Santa Maria del Baraccano, il sistema delle Piazze (Maggiore, Re Enzo e Nettuno), il tratto di pianura del portico di San Luca fino all'arco Bonaccorsi, la Pinacoteca Nazionale, la parte monumentale del Cimitero della Certosa e il portico degli Alemanni. A fine settembre si era tenuta la visita dell'architetto Olivier Poisson, ispettore inviato da Icomos, organismo consultivo dell'Unesco, per tutti gli aspetti che riguardano il patrimonio culturale e la sua conservazione.

“Siamo in attesa di ricevere e visionare la documentazione di Icomos, che non ci è ancora pervenuta, per comprenderne la sostanza e capire i tempi e le modalità di approfondimento e integrazione per proseguire il percorso di candidatura - commentano il sindaco Virginio Merola e la vicesindaca Valentina Orioli -. Siamo consapevoli che un obiettivo così importante richiede attenzione, dedizione ai particolari e impegno costante: con questo spirito continuiamo a lavorare per portare questa candidatura alla vittoria perché la nostra città e i nostri portici la meritano”.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro