Portici imbrattati alla Rave Parade di Bologna, telecamere e video al setaccio

La Digos sta analizzando le immagini riprese durante il corteo di sabato per individuare i writers. La maggior parte delle scritte sono state realizzate tra via Mascarella, via Irnerio e viale Masini

Bologna, 26 aprile 2023 – Chi ha usato i tettucci delle macchine in sosta come una personale pista da ballo resterà un mistero, ma alcuni dei soliti grafomani da parete potrebbero presto vedersi arrivare una denuncia. La Digos è al lavoro da sabato, per identificare chi, tra i 15mila partecipanti alla Street Rave Parade, ha imbrattato i muri di via Mascarella, via Irnerio e viale Masini. La polizia sta visionando il tanto materiale realizzato durante la manifestazione, che ha attraversato la città dai Giardini Margherita al Parco Nord, lasciando dietro di sé non solo scritte e cocci di bottiglia (ripuliti in tempi record da Hera), ma anche una serie infinita di polemiche, sull’opportunità di tenere un evento del genere, con una mole simile di partecipanti già annunciata, in città. Le conseguenze sono quelle che già si immaginavano: caos della viabilità, con i viali paralizzati e di riflesso tutte le altre strade intasate; residenti infuriati per la musica a tutto volume e per le stradine secondarie utilizzate come toilette; vandalismi, spiccioli e non.

Se la Street Rave Parade (seconda organizzata in una manciata di mesi in città) nasce in aperta protesta con il decreto anti-rave voluto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il tenore delle scritte lasciate lungo il percorso del corteo riflette i temi cari all’area antagonista bolognese (e non solo): dagli appelli alla liberazione dell’anarchico Alfredo Cospito e contro il regime detentivo del 41 bis; alla lotta contro la realizzazione del Passante (campagna che ha visto, di recente, l’occupazione di una ex concessionaria di via Agucchi); fino alle scritte contro i ministri del Governo Meloni, come il guardasigilli Carlo Nordio, e le solite contro la polizia, con l’immancabile "Digos boia". Di molti di queste ‘produzioni letterarie’ già non c’è più traccia, visto che sono state subito ripulite, ma l’impianto di ordine pubblico (che vedeva schierati circa duecento operatori, tra polizia, carabinieri e polizia locale), che ha accompagnato la Street Rave, ha ripreso anche i momenti in cui venivano vergate. Inoltre, una mano arriverà anche dagli impianti di videosorveglianza pubblici. E gli autori potrebbero essere presto identificati, una volta terminati gli accertamenti della polizia.

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