Bologna, i portici patrimonio Unesco? "Tutto fermo, il Comune si svegli"

Le perplessità del ministero. La sottosegretaria Borgonzoni: "Opportuno dedicarsi seriamente al progetto". In salita anche la strada per il riconoscimento a tortellini e sfogline

Del riconoscimento dei portici come patrimonio Unesco si discute da oltre 15 anni

Del riconoscimento dei portici come patrimonio Unesco si discute da oltre 15 anni

Bologna, 12 agosto 2018 – La questione è che il Comune «non ha più mostrato di voler riprendere le attività». È quello che trapela dagli uffici del ministero dei Beni Culturali, si parla della lunghissima partita della candidatura dei portici di Bologna a patrimonio dell’umanità Unesco. Se ne discute da oltre 15 anni e le attività che mancherebbero, da parte di Palazzo d’Accursio, sono quelle legate alla promozione della candidatura.

Sul tema è vigile Lucia Borgonzoni, sottosegretario ai Beni Culturali che proprio in un’intervista al Carlino aveva sottolineato di come tutto il dossier fosse da riprendere in mano. Perché fermo. «Credo sarebbe opportuno dedicarsi seriamente ai portici» aggiunge brevemente la leghista, che fa anche un punto, quello su un riconoscimento per i tortellini e per le sfogline. «Sul legame Unesco-tortellini non chiudiamo, ma è molto complesso. Partiamo intanto a lavorare per un altro riconoscimento dal ministero delle Politiche agricole».

Dal Mibact si conferma intanto che una delle criticità che di fatto rallenta la corsa dei portici alla tutela Unesco è quella dello stato di conservazione, perché i portici finora risultano come spazi a uso pubblico particolarmente esposti al degrado. La palla, per un ulteriore e possibile passo, ora passa al Comune.

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