Bologna, portici tutelati dall'Unesco. Sopralluoghi in città

Giovedì la presentazione della candidatura, il dossier è quasi ultimato e sarà proposto al Ministero per i Beni Culturali in settembre

Portico di San Luca (FotoSchichci)

Portico di San Luca (FotoSchichci)

Bologna, 11 marzo 2019 - Tutto è pronto per illustrare ai bolognesi come il Comune intenda candidare i portici a patrimonio dell’umanità Unesco. L’appuntamento sarà giovedì 14 alle 17 nella Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio. 

Nel frattempo, procede la stesura del dossier di candidatura dei portici che va inviato, entro settembre, al Ministero per i beni e le attività culturali (Mibac). Mentre si svolgono incontri preliminari con istituzioni cittadine e stakeholder, i consulenti di Links hanno effettuato alcuni sopralluoghi in città per perfezionare la selezione dei tratti che faranno parte della “core-zone” della candidatura.  Dal 2006, infatti, i portici sono inseriti nella tentative list italiana dei siti candidati a diventare patrimonio mondiale Unesco.

E proprio per dare il colpo d’ala alla candidature, il gruppo di lavoro tecnico, costituito in Comune, si avvarrà della consulenza di Links Foundation, per la realizzazione del dossier. Links è u'organizzazione non profit che opera a livello internazionale nell’ambito della ricerca applicata ai settori dell’ingegneria e dell’architettura, focalizzandosi in particolare su tematiche territoriali e ambientali, oltre che di informazione e telecomunicazione.

È specializzata in particolare nella redazione di piani di gestione, dossier di candidatura e progetti di valorizzazione e che ha già concluso positivamente alcune candidature, tra cui l'ultima del 2017 (Fortezze veneziane). A settembre di quest’anno una versione preliminare del dossier sarà consegnata al Mibac che lo invierà al Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti di Parigi (Icomos) e da quel momento inizierà la fase delle osservazioni. La consegna definitiva del dossier è prevista per febbraio 2020. Poi, nell'autunno dello stesso anno, seguirà la visita degli ispettori. Infine, a febbraio 2021, la città avrà il responso della commissione valutatrice. Le candidature avanzate dall’Italia sono valutate con particolare severità da parte di Icomos e Unesco. L’Italia infatti è il Paese con il maggior numero di siti Unesco al mondo (54). La lista è molto selettiva, per ottenere un bilanciamento tra i siti europei ed extraeuropei. L’Italia può dunque presentare a Parigi una sola candidatura all’anno. 

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