Portici Unesco, il Comune corregge il dossier

I tecnici da Parigi hanno chiesto maggiori riferimenti alla storia della città: da San Colombano agli Alemanni, ecco tutte le integrazioni

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di Paolo Rosato

E’ come se la città, in procinto di partire per farsi bella davanti al mondo, avesse detto ai piloti dell’aereo più importante: ehi, perché vi state dimenticando di alcuni vostri figli? Ed ecco quindi che spuntano l’antico porto del Navile, tutta la zona universitaria, via Saragozza, e pure il Nettuno, il Palazzo del Podestà e San Petronio nel dossier aggiornato che il Comune ha dovuto rispedire all’Unesco. In ballo c’è l’elezione più alta, quella a Patrimonio dell’Umanità. E Palazzo d’Accursio ha dovuto rivedere alcune scelte fatte nella minuziosa proposta di candidatura. Nulla è stato riscritto, non ci sarebbe stato il tempo. Piuttosto, dopo la visita dell’ispettore Olivier Poisson (nel settembre scorso) i tecnici dell’Icomos, l’organo scientifico e consultivo dell’Unesco, hanno chiesto alcuni aggiustamenti al pool del Comune coordinato dall’assessora Valentina Orioli. Che ha dovuto integrare e ‘rafforzare’ la scelta iniziale: ok i 12 tratti di portico più rappresentativi, ma serviva l’indicazione anche dell’area urbana in cui sono immersi, per un più completo inquadramento storico-architettonico.

Il nuovo perimetro

Il 17 febbraio, il ministero della Cultura ha trasmesso a Parigi l’ultimo documento ricevuto dal Comune di Bologna il giorno precedente, che contiene le informazioni aggiuntive richieste da Icomos. Il documento trasmesso descrive le revisioni dell’ambito della candidatura e fornisce altre informazioni relative ai danni bellici in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra, oltre a precisare alcuni dettagli sullo Statuto Comunale del 1288. Ma soprattutto c’è il nuovo perimetro, che spieghiamo nel dettaglio per tutti e 12 i tratti interessati:

1- Santa Caterina. Estensione a tutta la parte urbana tra la traversa di via Saragozza e l’omonima porta cittadina

2 - Santo Stefano, incluse le Sette Chiese e il Palazzo della Mercanzia, compresa la sfarzosa loggia del 14esimo secolo

3 - Via Galliera si espande fino al complesso di San Colombano

4 - Il Baraccano ricomprende anche il santuario e il voltone di via Santo Stefano

5 - Il Pavaglione con Palazzo dei Banchi e tutta l’area di piazza Maggiore, col Nettuno

6 - San Luca, anche il portico di pianura

7 - Via Zamboni, nel dossier tutta la zona ateneo, comprese l’Accademia delle Belle Arti e la Pinacoteca

8 - Certosa, estensione fino alla parte interna monumentale

9 - Cavour-Farini, dentro tutta l’area storica compresa le piazze Del Francia e Minghetti

10 - Strada Maggiore, c’è anche il portico degli Alemanni

11 - Treno della Barca, nessuna integrazione richiesta

12 - Forno del Pane, nel dossier tutta l’area del Canale Navile (Cavaticcio) e della manifattura delle Arti.

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