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Cronaca

Post choc contro Papa Francesco, chi è Antonio Pappalardo: “Anti Papa fino alla fine”

Il direttore della Giustizia minorile di Emilia-Romagna e Marche su Telegram: “Ora un conclave pre 2013 per un vero Pontefice”. Il ministero dispone accertamenti per eventuali “profili di responsabilità disciplinare”

Antonio Pappalardo alla Dozza

Antonio Pappalardo alla Dozza

Bologna, 22 aprile 2025 – “Annunciata la morte di antipapa Francesco. Ora fondamentale un conclave pre 2013 per un vero Papa”. E poi: “Per la prima volta una Pasqua senza benedizione urbi et orbi: AntiPapa fino alla fine!”. Sono due dei tanti post pubblicati su Telegram da Antonio Pappalardo, direttore della Giustizia minorile di Emilia-Romagna e Marche (diretta diramazione del ministero della Giustizia), responsabile nella sola città di Bologna dei servizi sociali, del carcere del Pratello, del centro di prima accoglienza e della comunità per minori.

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Sul suo canale “Logos e Libertas”, in cui ci sono solo una sessantina di iscritti, ecco i continui attacchi a Papa Francesco. Sia prima che dopo la scomparsa nella mattinata di ieri. Per farlo spesso utilizza i contenuti del sito Codice Ratzinger che richiama l’omonimo titolo del libro di Andrea Cionci. Il canale mostra la bandiera italiana vicino a quella russa e americana. E poi una carrellata di post contro Papa Francesco.

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Non solo Telegram

Pappalardo però, oltre ad attaccare il Papa, mette nel mirino l’Unione europea e la Nato. Lo fa anche su LinkedIn, quello che solitamente è per definizione un social professionale. Qui infatti mostra tutto il suo curriculum e nella descrizione personale aggiunge: “La bandiera europea è simbolo di guerra. Gli Italiani per la pace scendono in piazza col Tricolore. Fuori dalla Ue e dalla Nato!”, con tanto di immagine con scritto “Sciogliere l’Unione europea”. E poi altri messaggi anti migranti e no Vax.

Un ruolo delicato

La maggior parte dei post condividono così argomenti con tesi da sovranista, spesso di estrema destra. E dire che con il suo ruolo, in ben due regioni, gestisce la vita di centinaia di minorenni, perlopiù stranieri. Persone che hanno problemi sociali, familiari ed economici e che necessiterebbero di essere integrati e aiutati.

Il ministero della Giustizia dispone accertamenti

Il Capo del Dipartimento della Giustizia minorile e di Comunità, Antonio Sangermano, ha immediatamente disposto "una indagine conoscitiva circa le affermazioni ascritte al dirigente 'ad interim' del Centro per la Giustizia Minorile dell'Emilia- Romagna, Antonio Pappalardo contro Papa Francesco”. Tale indagine è volta ad accertare se ricorrano profili di responsabilità disciplinare a carico del suddetto pubblico funzionario. “Saranno adottati - ha inoltre dichiarato il Capo Dipartimento - tutti provvedimenti ritenuti necessari a preservare e tutelare l'immagine e il prestigio dell'Amministrazione della Giustizia”.

Gli interventi politici

"Leggo con profondo sconcerto delle affermazioni contro Papa Francesco di Antonio Pappalardo, direttore della Giustizia minorile di Emilia-Romagna e Marche. Parole allucinanti e di gravità inaudita con cui Pappalardo accusa il Santo Padre di essere un 'antipapa' che si è impossessato della Chiesa. Parole offensive in cui si ironizza sulla foto di Papa Francesco al momento delle sue dimissioni dal Gemelli. Parole che offendono la memoria di Francesco e tutta la Chiesa ma anche i cittadini italiani". A dirlo è la senatrice del Partito Democratico Sandra Zampa. "Chiedo al ministro Carlo Nordio e al sottosegretario Andrea Ostellari di acquisire i testi diffusi da Pappalardo e di prendere immediati provvedimenti nei suoi confronti. Presenterò immediatamente una interrogazione”, insiste la dem.

Duro attacco anche da parte di Coalizione civica e Avs, oltre al Pd, con i consiglieri comunali e regionali che scrivono in una nota: “Riteniamo siano necessarie le sue dimissioni dall’incarico o la revoca dello stesso incarico da parte del Ministero della Giustizia. Ci sembra chiaro che il destino di centinaia di ragazzi e ragazze negli Istituti Penali Minorili e nelle comunità dove sono accolti i minori stranieri non accompagnati non può essere nelle sue mani. I contenuti che pubblica nel suo canale Telegram sono all’opposto dei valori che dovrebbero guidare il ruolo che ricopre e le responsabilità che ne derivano. Le menzogne e la sottovalutazione di questi problemi, unite a una propaganda criminalizzante e razzista che scarica tutta la responsabilità su ragazzi di origine straniera, è inaccettabile, ancor di più se provengono da chi ha ruoli apicali di responsabilità operativa come Pappalardo”. Il comunicato è firmato da Detjon Begaj (capogruppo Coalizione Civica Bologna), Porpora Marcasciano, Antonella Di Pietro, Mery De Martino,  Giacomo Tarsitano, Filippo Diaco (lista Anche tu Conti), Simona Larghetti, Lorenzo Casadei (M5s), Simona Lembi (Pd) e Giovanni Gordini (Civici con De Pascale Emilia Romagna).