
Il grande tema che riguarda l’A14 è quello della sicurezza stradale
Tra le possibili soluzioni alternative al Passante di Mezzo c’è poi quella che contemplerebbe soltanto il potenziamento dell’autostrada. Non più, quindi, un allargamento congiunto di entrambe le infrastrutture, dunque, ma piuttosto un focus rivolto esclusivamente al tratto urbano dell’A14, che in questo caso potrebbe avvenire attraverso la realizzazione di una terza corsia e della corsia di emergenza tra il raccordo di Casalecchio e lo svincolo di Bologna San Lazzaro, con un limite di velocità di 110 chilometri orari. Fondamentale (e dibattuta da tempo) sarebbe soprattutto l’introduzione della corsia di emergenza su entrambe le carreggiate, che oggi è presente soltanto nella versione ‘dinamica’: viene aperta al traffico in determinate situazioni di congestione come percorso di marcia aggiuntivo, consentendo così di aumentare la capacità della strada e di ridurre il traffico. L’apertura e la chiusure della ‘dinamica’ sono segnalate tramite i pannelli luminosi posti sopra la carreggiata.
L’obiettivo, chiaramente, resta quello di favorire le condizioni di sicurezza della circolazione sulla sede dell’A14, ma anche di diminuire i volumi di traffico in un nodo strategico per l’intero Paese. Un intervento, insomma, che farebbe il paro con l’allargamento già in essere dell’autostrada Adriatica per circa una dozzina di chilometri da Ozzano alla diramazione per Ravenna, con l’inserimento della quarta corsia. E che contribuirebbe, così, a ‘snellire’ tempi di percorrenza e imbottigliamenti proprio verso la Riviera, in particolare nei mesi più torridi dell’anno e nei giorni di esodo.
fra. mor.