
Una genealogia lunga oltre un secolo e mezzo quella della famiglia Selvini, sei generazioni con i piedi ben saldi in Valsamoggia, e in particolare a Calcara di Crespellano dove pochi giorni fa si sono riuniti in un affollato pranzo famigliare all’osteria della Provvidenza, a poca distanza della Madonna della Provvidenza dove approdò il capostipite, Serafino, nato nel 1871 e abbandonato e quindi affidato a un orfanatrofio, dove prima di essere adottato gli venne assegnato il cognome Salvini. Poi conobbe nonna Ermelinda e sul podere Poretto nacquero i sei figli. "Ora i Selvini del nostro ceppo viventi sono 86, di cui 32 residenti in Valsamoggia, mentre gli altri sono poi emigrati a Bologna o nel bolognese", racconta Angelo Selvini che con il nipote Nicola Selvini ha organizzato il raduno al quale hanno partecipato 54 Selvini, da uno a 88 anni di età.