
Ogni anno in occasione dell’anniversario della Liberazione in via del Pratello arrivano migliaia di persone, tra eventi musicali e appuntamenti in strada
Habemus ordinanza. Dopo l’anticipazione del Carlino, il Comune ha pubblicato le disposizioni su divieti e regole per i locali e le modifiche alla viabilità in attesa dell’anniversario della Liberazione. La festa si farà.
"Le manifestazioni non vanno impedite, anzi, dobbiamo lavorare perché riescano nel modo migliore possibile", le parole del sindaco a seguito della diffida arrivata dal comitato dei residenti e delle richieste delle opposizioni di spostare altrove gli eventi. "In questi anni grazie alla collaborazione con i cittadini – continua Lepore – abbiamo introdotto diverse regole, come le limitazioni su orari e distribuzione di alcolici".
La festa in sostanza non va bloccato né spostata, semmai migliorata e resa più vivibile. E così "a seguito del confronto con il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e dei sopralluoghi con le istituzioni", il sindaco ha firmato i documenti che dettano legge sulle celebrazioni del 25 aprile. La novità è che ci sarà "un contapersone", perché – come spiega Matilde Madrid, assessora alla Sicurezza – "c’è la necessità di valutare quante persone sono presenti alla festa in ogni momento". Indicati gli orari di apertura per le attività che si trovano nelle vie del Pratello, Pietralata, Calari, piazza San Francesco, de’ Marchi, del Borghetto, San Valentino, Santa Croce, de’ Coltellini, San Rocco, Paradiso, via della Grada, piazza Malpighi (civici dispari), piazza di Porta Sant’Isaia, Sant’Isaia, San Felice e tutte le radiali di via del Pratello. Pubblici esercizi e circoli dovranno cessare la somministrazione alle 20 e chiudere dalle 20.30 alle 6.30. Stop per esercizi di vicinato, medie strutture, produttori agricoli e laboratori artigianali dalle 19.30 alle 6.30. Vietati i punti di somministrazione all’esterno, esclusi quelli autorizzati. Niente asporto, anche da distributori automatici, di alcolici in lattina e in vetro dalle 7 del 25 aprile alle 6.30 del 26.
In piazza San Francesco dalle 10 del 25 alle 6.30 del 26 sarà vietato accedere con bevande in vetro e lattina, abbandonare rifiuti, entrare con strumenti musicali, apparecchi per la diffusione di suoni e spray urticanti. Sempre in piazza ci saranno Polizia locale e street tutor e si prevedono postazioni di controllo ai tre punti di accesso, con la possibilità di versare le bevande in bicchieri compostabili, lasciando il vetro nei cassonetti predisposti da Hera. Ci saranno anche un presidio del 118, con operatori mobili, e un mezzo di Hera per la distribuzione di acqua gratuita (mentre gli organizzatori metteranno a disposizione tre ambulanze). In piazza San Francesco sono previsti 12 bagni chimici, due in più rispetto al 2024, mentre in via del Pratello saranno 30 (sempre due in più rispetto all’anno scorso). I controlli ai varchi rimarranno fino alle 22.30 per evitare l’ingresso con vetro anche dopo la fine della manifestazione.
"Faccio gli scongiuri che tutto vada bene: il 25 aprile è una festa fondativa della nostra Repubblica e auspichiamo che venga vissuta da tutti con questo spirito – puntualizza Madrid –. L’auspicio è che le persone vivano lo spazio pubblico dando il giusto valore ad una festa così importante, cercando di non macchiarla per fatti di degrado e mancato rispetto dello spazio pubblico".
Considerazioni che non convincono però il centrodestra. Per Manuela Zuntini (FdI) "non si tratta di fare gli scongiuri, ma di gestire con responsabilità una città", mentre Nicola Stanzani (Forza Italia) aggiunge: "Bene che ci sia il contapersone, lo chiediamo da anni. Speriamo che venga utilizzato anche per capire se si possa fare lì la manifestazione oppure no". Per Matteo Di Benedetto (Lega) "la Giunta ha deciso di ignorare chi ogni anno si vede chiuso fuori di casa o assediato da parte di orde di gente ubriaca", mentre l’altro leghista Giulio Venturi chiosa: "Mi auguro che il Comune garantisca la tutela di chi vorrà festeggiare in modo civile, ma anche di chi in quella zona ci vive e ci lavora".