Pratello Resiste 2023, cambia la festa del 25 aprile. L’ira degli organizzatori

Piazza San Francesco a ingresso contingentato ed eventi a “basso impatto acustico”. Ecco cosa cambia. Il Comune: “Festa garantita, vogliamo solo più sicurezza”

25 aprile al Pratello, lo scorso anno la festa sfociò nel caos

25 aprile al Pratello, lo scorso anno la festa sfociò nel caos

Bologna, 31 marzo 2023 – “E’ tutto già deciso”, il 25 aprile al Pratello cambia pelle. Come? Con “eventi di alto profilo culturale” e “iniziative a basso impatto acustico”. Una festa quindi dal nuovo volto dopo tanti anni, anzi decenni di successo.

25 aprile al Pratello, lo scorso anno la festa sfociò nel caos
25 aprile al Pratello, lo scorso anno la festa sfociò nel caos

Lo scopo? “Avere una gestione della piazza che eviti il degrado degli altri anni”, quando nelle vie rimase uno spesso tappeto di rifiuti. Denuncia tutto in un post in queste ore "Pratello R'esiste", il collettivo che da sempre o quasi, appunto, organizza e promuove con un certo orgoglio ogni anno la festa 'resistente’.

Piazza chiusa e ingressi contingentati

Nel dettaglio piazza San Francesco verrà chiusa, strada circostante il sagrato compreso, transennata, gli ingressi contingentati, spiega sempre il post. E quindi "2.000 persone poi non si entra più, con il controllo di volontari, steward, contapersone. Per tutto il giorno, fino alle 23, ci saranno eventi non meglio precisati a 'basso impatto acustico'. In virtù di questo ci viene chiesto di terminare le nostre attività alle 15. In virtù di questo ci viene chiesto di spostare o evitare la pedana che tutti gli anni montiamo di fronte a Fantoni”

Nel suo lungo post, il gruppo del Pratello precisa anche a un certo punto che "la festa la faremo", anche se "di motivi per non farla ce ne sarebbero", e che "gli orari non cambieranno e ci è stato garantito che non vi sarà alcun intervento politico o istituzionale".

Il Comune: “Vogliamo sicurezza, festa non in discussione”

"La realizzazione della festa del 25 aprile al Pratello non è in discussione – risponde con una nota il Comune -. Come ogni anno, l’Amministrazione e gli organizzatori si stanno confrontando per garantire che la giornata possa svolgersi nel migliore dei modi. Si tratta infatti di un evento che richiama migliaia di persone, alle quali vanno garantire condizioni logistiche di sicurezza”.

Da anni "il Comitato Pratello R’esiste – prosegue la nota -, ha scelto di non includere nel perimetro della propria manifestazione Piazza San Francesco. Anche per questo motivo, il Comune ha deciso di promuovere nella piazza una manifestazione di una giornata dedicata alla celebrazione in chiave contemporanea della Liberazione. Sono in corso i confronti tecnici tra gli organizzatori per valutare tutti gli aspetti finalizzati alle relative autorizzazioni”.

"Sorprende – concludono da palazzo d’Accursio -, leggere le esternazioni del comitato Pratello R’esiste con il quale stiamo dialogando da diverse settimane. Nessuno vuole spegnere il 25 aprile al Pratello, nessuno vuole metterci sopra un cappello, di certo non lo consideriamo 'degrado'”.

L’incomprensione è nata da poche settimane, quando l'amministrazione del sindaco Matteo Lepore "ci comunica che quest'anno, per il 25 aprile, ha deciso di organizzare un evento in piazza San Francesco. Ce lo comunica dando la cosa per fatta, perché collaborare è Bologna, partecipare è Bologna, i laboratori di idee proliferano, il sindaco va nei quartieri ma nessuno prende in considerazione l'ipotesi - prosegue Pratello R'esiste - di confrontarsi con chi da 15 anni organizza una delle feste più partecipate e importanti della città".

E il dialogo, fra l'amministrazione Lepore e gli organizzatori ci sarebbe stato. Secondo il collettivo, il comune avrebbe parlato di “un esperimento, un tentativo per 'non militarizzare la piazza come in passato' e trovare una soluzione diversa per evitare i problemi di degrado”.

La festa del 25 aprile, prosegue il post, è "una festa che trova il suo senso nell'autogestione, nel procedere con ostinazione senza cappelli politici, pagando di tasca propria ogni singolo centesimo. Tutto l'opposto - si rammaricano gli storici organizzatori - di quello che verrà organizzato di fianco a noi. Niente di cui stupirsi, da parte di un'amministrazione che - è l'accusa al sindaco Pd e ai suoi - da tempo in città fagocita spazi ed esperienze imponendo una restituzione borghese, laccata e vuota di tutto".

 "Mentre facciamo di tutto per aumentare gli spazi per le persone loro ci chiudono la piazza, tutta, e con essa vie di deflusso imprescindibili. È stato fatto presente a più riprese - chiude Pratello R'esiste - davanti a esponenti e tecnici di Comune, Questura, Polizia Locale e Digos. Basterebbe consentire il passaggio sulla strada che circonda la piazza e limitare lo spazio dell'evento al sagrato, ma niente. Noi la festa la faremo, ma non arretreremo di un millimetro. Non accetteremo di farci mettere un cappello in testa, di essere normalizzati dalle politiche comunali per diventare l'ennesima bellissima esperienza trasformata in un'inutile brutta copia di se stessa".

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