Bologna, i Prati di Caprara in cima ai luoghi del cuore del Fai

L'ex area militare dovrebbe diventare sede della cittadella della moda che finanzierà il restyling del Dall'Ara. Ma molti protestano

Bosco ai Prati di Caprara  © FAI - Fondo Ambiente Italiano

Bosco ai Prati di Caprara © FAI - Fondo Ambiente Italiano

Bologna, 25 luglio 2018 - Ci sono i Prati di Caprara, tallonati dall’antico stabilimento termale di Porretta, al top dei Luoghi del Cuore in Emilia Romagna. Da notare che c’è tempo fino al 30 novembre per votare su www.iluoghidelcuore.it. Giunto alla nona edizione, “I Luoghi del Cuore” sono il censimento dei luoghi da non dimenticare promosso dal Fai (Fondo Ambiente Italiano) in collaborazione con Intesa Sanpaolo: siti speciali, legati alla nostra identità e alla nostra memoria, che versano in stato di degrado o di abbandono e che vorremmo salvare e proteggere, agendo concretamente per il loro recupero, la loro tutela e la loro valorizzazione.

Il Grottino Chini nello stabilimento a Porretta Terme © FAI - Fondo Ambiente Italiano
Il Grottino Chini nello stabilimento a Porretta Terme © FAI - Fondo Ambiente Italiano

In regione, il podio del più amato va al Bosco ai Prati di Caprara a Bologna: un’ex area militare al centro di un braccio di ferro tra amministrazione e cittadini. L'area, infatti, è quella dove dovrebbe essere realizzata la cittadella della moda pensata per finanziare il parte il restyling dello stadio Dall'Ara. I residenti hanno anche organizzato una contro-programma estivo e una raccolta firme. Votare dunque quest'area, a ridosso dell'ospedale Maggiore, equivale - per molti - a una bocciatura del progetto.

"Il bello di questa vicenda è che tutti ne parlano senza avere alcun progetto", ha spiegato anche oggi il sindaco Merola. "Appena arriverà una proposta, la valuteremo", aggiunge Merola. E, a proposito dl nuovo progetto presentato per la ristrutturazione del Dall'Ara, aggiunge di essere fiducioso ma che "aspetta la conferma che servano 70 milioni di euro per mettere a posto lo stadio". Per quanto riguarda le tempistiche Merola fa sapere che per il Comune "serviranno almeno due mesi per valutare questa nuova proposta".

Tornando alla calssifica fai, al secondo posto si piazza l’Antico Stabilimento termale a Porretta Terme (Bo), che custodisce la Sala Bibita, detta anche Grottino Chini, che contiene un capolavoro: le sue pareti sono infatti rivestite di piastrelle in maiolica realizzate a inizio Novecento da Galileo Chini, il più importante esponente italiano del periodo liberty. Oggi la sala si trova in stato di forte degrado a causa di infiltrazioni dalla volta della copertura, così come l’intero complesso termale, chiuso al pubblico

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro