
Il momento di preghiera e i fiori portati dal sindaco Lepore sul luogo del delitto
Un minuto di silenzio. La preghiera. La commemorazione. Il ricordo. Alla Barca ieri è stata una giornata di dolore e lacrime per la scomparsa di Eddine Bader Essefi, morto a 19 anni dopo essere stato aggredito a più riprese e lasciato inerme sull’asfalto di via Colombi, dove è stato trovato dalla fidanzata intorno alle 22 del 25 aprile. Poi la corsa in ospedale e il decesso, intorno alla mezzanotte. Un episodio che ha sconvolto anche il sindaco Matteo Lepore che ieri pomeriggio, alle 16.30, ha partecipato al momento di raccoglimento durante la festa ’Il treno di primavera’. Proprio lì, in quel parco che fa da tramite tra i portici di piazza Giovanni XXIII e via Colombi. L’inizio e la fine della lite sfociata in tragedia. "Esprimiamo il cordoglio alla famiglia del ragazzo che è in Tunisia. Noi e la comunità islamica l’abbiamo raggiunta. Seguiremo questa storia. Prima di lanciare un allarme sicurezza alla Barca, le indagini ci devono dire che cosa è accaduto. Siamo vicini ai suoi amici, ai conoscenti e ai cittadini che si fanno domande su quanto è successo. Siamo a disposizione per gli inquirenti con le telecamere, stanno dando un contributo, vedremo se saranno decisive", spiega Lepore. Insieme alla presidente del quartiere Borgo Panigale-Reno Elena Gaggioli, al parroco della chiesa di Sant’Andrea Apostolo alla Barca don Andres Bergamini, a Yassine Lafram, presidente dell’Ucoii – Unione delle comunità islamiche d’Italia –, e al presidente del centro islamico La Barca di via Rigola, Hamadi, ha consegnato i fiori sul luogo del delitto. Un vaso di margherite, un fiore che simboleggia anche l’innocenza.
"Non ci sono molte parole da dire. Siamo tutti rimasti molto colpiti. Il cordoglio e la preghiera sono le cose più belle da fare in questo momento. La nostra comunità ha le capacità però per reagire", spiega Gaggioli. Durante il momento di raccoglimento nel parco di piazza Giovanni XXIII Lafram ha recitato una preghiera del Corano in arabo: "Chiediamo al nostro Dio di poter accogliere l’anima di nostro fratello Bader. Nella sua misericordia. Dalla terra proveniamo e nella terra ritorniamo. Che la terra gli sia lieve. E che il Dio unico possa donare pazienza alla sua famiglia, ai genitori, ai fratelli, alle sorelle, agli zii, ai nonni, ad amici, colleghi e conoscenti". Un momento di preghiera a cui si è unito anche don Andres: "Ci ha molto colpito che la morte sia avvenuta vicino alla nostra chiesa". Lo stesso parroco, che ha avuto anche un colloquio telefonico con il cardinale Matteo Zuppi da Roma sulla vicenda, nella mattinata aveva ricordato Bader durante la messa. E prima di entrare in chiesa aveva detto: "Sono eventi che scuotono. Tutte le persone che si sentono parte di questa comunità ci tengono molto che si viva bene. Quando succedono fatti così gravi e dai contorni non chiari ci rimani male. Una cosa del genere lascia sgomento. Zuppi ci tiene a far sentire la sua presenza. Mi ha detto di fargli sapere cosa si potrà fare come comunità per dare un segno di vicinanza". "Serve un impegno concreto per contrastare ogni forma di violenza giovanile", hanno detto i 5Stelle Croatti, Ascari, Montevecchi e Porcaro. Di Benedetto, Lega: "Una sconfitta per tutti. La politica si interroghi".
Nicholas Masetti