Prendete quei topi per le corna

Gianni

Gennasi

CACCIA GROSSA

Da metà novembre alle elementari Bottego, in via della Beverara, bambini, insegnanti e bidelli convivono loro malgrado con una colonia di sorci famelici che turbano le lezioni, sporcano, innervosiscono piccoli e grandi. La controffensiva è a regime, quattro clandestini sono stati catturati, l’esito della guerra non è in forse, ma nel dubbio, e nell’attesa dell’immancabile vittoria, venerdì alcuni genitori hanno tenuto i figli a casa. Valentissimi strateghi di Palazzo d’Accursio, per l’amor del cielo e della scuola tutta: prendete quei topi per le corna!

VIA BELLE ARTI

Dopo nove anni di margherite in vendita persino a due euro e mezzo (altri tempi, altri listini), Pizza Casa è chiusa. Sconcertati e spiazzati gli studenti fuorisede, dotati di un appetito inversamente proporzionale alle capacità di spesa. La proprietà dell’immobile ha ottenuto lo sfratto, la coppia di gestori si è opposta, il giudice deciderà sulla contesa il 23 dicembre. Ah, non ci sono più le quattro stagioni di una volta…

NATALE IN CITTÀ

Da sabato scorso l’abete donato dalla comunità di Lizzano fa bella mostra di sé, e dei suoi trenta metri pavesati a festa, in piazza Nettuno. In alto i cuori (e le mascherine).

NATALE IN PROVINCIA

Per tre pomeriggi, da domani, nella piazzetta rossa accanto al municipio di Granarolo, l’Albero verrà illuminato dai volontari che si alterneranno a pedalare su un apposito tandem-generatore. Una luce sola al comando.

BASKET 1

Nella affermazione della Virtus a Varese Milos Teodosic ha distribuito ai compagni quattordici assist, ben al di sopra delle sue pur considerevoli medie. Se il mago fa lo straordinario.

BASKET 2

Contro Ravenna la Fortitudo ha centrato il quinto successo su cinque partite in casa. PalaDozza, dolce PalaDozza.

CALCIO

A sorpresa, per la prima volta dopo l’esonero dal Bologna, Mihajlovic è ricomparso in pubblico a Roma, alla presentazione dell’autobiografia di Zdenek Zeman, ‘La bellezza non ha prezzo’. Scambio di parole al miele, abbracci e commozione, risate e sorrisi. "Preparavo spesso le partite su Sinisa, quando giocava - ha ricordato l’allenatore boemo -. Lui prendeva palla o ginocchio. Più spesso ginocchio".

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