Regione, Legacoop: "Pm 'tempestivi' turbano le elezioni". La Procura: "Rispettati i tempi dell'inchiesta"

Giovanni Monti commenta così gli avvisi di fine indagine per 41 consiglieri regionali uscenti

Giovanni Monti

Giovanni Monti

Bologna, 10 novembre 2014 - Una magistratura "tempestiva", la definisce ironicamente il presidente della Legacoop Emilia-Romagna, Giovanni Monti, commentando gli avvisi di fine indagine per 41 consiglieri regionali uscenti. "La giustizia deve verificare tutto quello che deve verificare, ma lo puo' fare - dichiara Monti, a margine del congresso di Legacoop Bologna - anche senza avere scadenze che possono creare turbativa nei ragionamenti e nel clima per le elezioni prossime", in calendario per il 23 novembre: in questo caso, "secondo me la crea".

Certo, "prima di tutto c'e' l'onesta', che io credo ci sia. Credo che quei 41 avvisi di fine indagine - afferma Monti - saranno alla fine trasformati in un nulla di fatto, ne sono certo perche' conosco quelle persone". Pero' la giustizia "fa bene a verificare ed andare fino in fondo", aggiunge il presidente: "L'importante e' che questo non turbi il buon andamento della campagna elettorale e il rapporto tra cittadini e candidati".

La procura di Bologna "ha rispettato i tempi dell'inchiesta" avviata due anni fa sulle spese dei consiglieri dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna. Così ha risposto il procuratore aggiunto Valter Giovannini, coordinatore dell'inchiesta, rispondendo a chi ha polemizza sui tempi delle notifiche a pochi giorni dalle elezioni regionali. "Abbiamo rispettato i tempi dell'inchiesta - ha detto Giovannini -. Non dimentichiamo che in passato ci è stato anche attribuito un ritardo nello svolgimento della stessa".

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