
La manifestazione contro i trasferimenti
"C’è un colpo di scena: nessun giovane detenuto del Pratello verrà trasferito alla Dozza. Saranno tutti provenienti da altri minorili d’Italia". L’ha annunciato ieri al question time l’assessora al Welfare Matilde Madrid, tornando sul discusso trasferimento di una cinquantina (ma potrebbero, altra novità, essere di più, pare fino a 70) di ragazzi provenienti da istituti minorili.
Il Pratello, dunque, a sua volta pesantemente sovraffollato, anche nei prossimi mesi "vedrà le attuali dimensioni di capienza che noi conosciamo. E all’incontro della prossima settimana avremo l’arduo compito di capire come potremo mantenere intatta la qualità educativa al Pratello e allo stesso tempo attuare un progetto educativo per un numero di almeno cinquanta ragazzi nella sezione della Dozza", dice Madrid.
Per l’assessore della giunta Lepore, a fronte di questo bisogno di educatori superiore al previsto, "è chiaro che servono risorse aggiuntive. E’ nostra intenzione interloquire quanto prima, certamente prima di giovedì, per capire cosa il ministero può fare per il Comune di Bologna e la Regione Emilia-Romagna. Abbiamo bisogno che la collaborazione sia effettiva per il bene dei giovani che andranno alla Dozza".
I giovani arriveranno a scaglioni a partire dalla fine della prossima settimana, con un primo gruppo che dovrebbe essere di una quindicina.
Il progetto di trasferire i giovani detenuti alla Dozza, anche in via temporanea, aveva scatenato nelle scorse settimane accese polemiche, con la contrarietà netta dei sindacati di polizia penitenziaria.
Don Domenico Cambareri, cappellano del carcere minorile del Pratello, aveva anche lanciato una raccolta fondi: "Dicono che questo alloggiamento alla Dozza sarà dismesso entro l’estate, ci credete? Confesso di avere poca fede", aveva detto.