Stupro, dopo le frasi choc. Merola: "Aiutiamo la vittima". Giovanardi: "Sto col parroco"

Il primo cittadino: "Pensiamo alla ragazza, il resto lasciamolo a Facebook". Carlo Giovanardi: "Dalla parte del 'grillo parlante'"

Virginio Merola

Virginio Merola

Bologna, 10 novembre  2017 –  La cosa che davvero conta è sostenere la ragazza che ha denunciato lo stupro. Il resto "lasciamolo a Facebook". Questo il commento secco del sindaco, Virginio Merola che ha commentato così il caso scoppiato in città dopo il post choc pubblicato sul social network da don Lorenzo Guidotti.

Il sacerdote ha scritto di non provare pietà per la vittima, con frasi del tipo: "Chi sceglie la cultura dello sballo lasci che si 'divertano' anche gli altri". Per Merola "l'importante è che ci occupiamo tutti di questa ragazza e della sua famiglia, mi sembra la cosa più importante da fare". 

Di diversa opinione è Carlo Giovanardi parlamentare di Idea popolo e libertà, che chiama in causa anche Collodi. "Avrà pure usato una frase infelice Don Lorenzo Guidotti, della quale ha fatto bene a scusarsi, ma nella sostanza ha perfettamente ragione nel denunciare la cultura dello sballo, e spiace che troppi abbiano cercato di fargli fare la fine del grillo parlante".

A dirlo è Carlo Giovanardi, parlamentare di Idea popolo e libertà, che chiama in causa anche Collodi. "Ricorderete infatti che il grillo parlante sgrida Pinocchio chiamandolo 'povero grulloncello' e gli pronostica o 'l'ospedale o la prigione' quando il burattino gli spiega di volere nella vita 'mangiare, bere, dormire, divertirsi e fare dalla mattina alla sera la vita del vagabondo'.

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