Prevenzione tumori testa e collo A centinaia per lo screening

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Un boom inaspettato per gli stessi medici che hanno effettuato gli screening per la prevenzione dei tumori che interessano testa, collo e gola. In cinque giorni si sono presentate oltre trecento persone: un dato ritenuto altissimo, anche rispetto al passato, per una tipologia di neoplasie molto vasta ma non molto conosciuta per la sua estrema pericolosità. Per 25 pazienti sarà necessario un approfondimento su quanto individuato durante lo screening. L’iniziativa, come spiega Anna Maria Baietti (direttrice Dipartimento Chirurgie specialistiche dell’Ausl), è stata voluta dall’Associazione europea tumori cervico-cefalici e dall’Aioc (Associazione italiana oncologia cervico-cefalica). Questa tipologia di tumore è al settimo posto nei Paesi europei per diffusione, colpisce soprattutto dopo i 40 anni e persone di genere maschile. Tra i fattori a maggiore rischio ci sono il fumo e l’alcol ma, come sottolinea Baietti, "non è da sottovalutare il papilloma virus per lo sviluppo dei tumori che interessano il cavo orale. Chiaramente la prevenzione è fondamentale: se individuati allo stadio iniziale i tumori che interessano tutta l’area cervico-cefalica permettono una sopravvivenza tra l’80 e il 90 per cento".

Le visite sono state effettuate in tutte le strutture mediche e ospedaliere dell’Area Metropolitana (interessate sia l’Ausl che il Sant’Orsola) da parte di oncologi, anatomopatologi, radioterapisti e chirurghi maxillo-facciali. Particolarmente gradite sono state le visite effettuate nelle Case della salute, soprattutto per quanto riguarda la popolazione più giovane. "E’ un grande segnale che conferma come la medicina territoriale sia sempre più strategica e apprezzate dalle persone", fa notare Baietti.

Monica Raschi

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