Scuola Bologna, lunedì il primo giorno. Merola: "Passi avanti insieme per l'ambiente"

La campanella suona per 120mila alunni. Il sindaco agli studenti: "Serve il contributo di tutti per prevenire i cambiamenti climatici, sensibilizzate anche chi vi sta intorno"

Bologna, lunedì 16 settembre il primo giorno di scuola (Newpress)

Bologna, lunedì 16 settembre il primo giorno di scuola (Newpress)

Bologna, 14 settembre 2018 - Ore 8 di lunedì: prima campanella dell’anno scolastico 2019-2020 che terminerà il 6 giugno (date e vacanze: qui il calendario). Dopo oltre duecento giorni di sgobbate sui libri. A bordo campo si scaldano 117.226 giocatori dell’under 18. Una squadra che vede una leggera flessione dello 0,4% (117.697), ma non per i giocatori diversamente abili che aumentano da 3.906 a 3.967 (+1,5%), segno di una scuola altamente inclusiva.

Ad allenare la formazione giovanile, un battaglione di docenti: 12.333 di cui 10.232 su posti comune e 1.305 sul sostegno. Piccola nota ai 1.305, proprio perché vi sono molti alunni disabili, vanno aggiunti ben 796 allenatori-insegnanti di sostegno in deroga perché autorizzati direttamente da via Castagnoli. Studenti e docenti sono raggruppati in 5.274 squadre-classi di cui 535 della materna, 1.940 delle elementari, 1.105 delle medie e 1.694 delle superiori. Piccola curiosità: il 14,1% di queste squadre (746) vede superare la soglia del 30% di giocatori-studenti con il passaporto non italiano. Qui i cartellini stranieri sono 117 alla materna, 354 all’elementare, 136 alla media e 139 alle superiori.

Ecco il messaggio del sindaco di Bologna Virginio Merola e della vicesindaco con delega alla Scuola, Marilena Pillati a studenti e famiglie.  

"Ai bambini e ai ragazzi che iniziano il loro percorso scolastico o lo proseguono auguriamo un anno pieno di scoperte, di relazioni e di gioia. A tutti coloro che lavorano nelle nostre scuole, una comunità professionale preziosa per la nostra città e per l’intero paese e alle famiglie auguriamo un anno pieno di condivisione, di collaborazione e di armonia. Il 2019 è stato l'anno della consapevolezza collettiva rispetto ai cambiamenti climatici, che stanno distruggendo il nostro pianeta.

Tantissimi studenti in tutto il mondo, insieme ai loro insegnanti e alle loro famiglie, hanno riempito le strade e le piazze per manifestare una forte preoccupazione e prendere un impegno importante, che richiama noi Amministratori a una cura più attenta del territorio e a intensificare ogni azione volta a prevenire i cambiamenti climatici. Anche Bologna è stata protagonista di questo movimento, nato dal basso, spontaneamente, come nascono le idee migliori in grado di cambiare il mondo.

Come Amministratori non ci siamo tirati indietro, ma abbiamo scelto di scendere in piazza per abbracciare le preoccupazioni su questo tema e mettere a disposizione tutti gli strumenti in nostro possesso per compiere quella rivoluzione culturale per cambiare radicalmente e con urgenza i comportamenti quotidiani delle persone. Da quella manifestazione è nato un percorso di confronto con gli studenti bolognesi sui temi della mobilità, dei rifiuti e dell'alimentazione, dell'energia, dell'educazione ambientale e dell'uso del territorio, che ci ha portato a fare un ragionamento sulle politiche che possiamo mettere in campo fin da subito per stimolare il cambiamento in tutta la comunità bolognese, affinché le attività quotidiane di ognuno possano essere sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale. Ed è proprio agli studenti che nel primo giorno di scuola ci vogliamo rivolgere direttamente. Cari ragazzi, Bologna ha sottoscritto il nuovo Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia, ponendosi l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 40% al 2030. Per raggiungere questo cruciale obiettivo abbiamo bisogno della vostra straordinaria energia, della vostra forza di volontà, del vostro grande senso di responsabilità verso il bene comune e della vostra capacità di essere motore di cambiamento nelle famiglie, con gli amici, quando fate sport o studiate in biblioteca. Facciamolo insieme, istituzioni, studenti, insegnanti, famiglie, associazioni, movimenti, imprese, tutti quanti, collaboriamo per trovare soluzioni comuni e condivise a questa emergenza. Nel nostro piccolo siamo convinti di potere cambiare le cose, insieme, perché come ci insegna Greta Thunberg: "Non sei mai troppo piccolo per fare le differenza".

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