Primo maggio a Bologna, sindacati in piazza “Governo arrogante: non pensa ai lavoratori”

Cgil, Cisl e Uil rilanciano la mobilitazione del 6 maggio sul Crescentone contro il decreto dell’esecutivo. Lepore contro Meloni: “No a bonus e consigli dei ministri simbolici”. E Zuppi cita la psichiatra Barbara Capovani “morta sul lavoro”

Festa dei lavoratori in Piazza Maggiore il primo maggio 2023 (FotoSchicchi)

Festa dei lavoratori in Piazza Maggiore il primo maggio 2023 (FotoSchicchi)

Bologna, 1 maggio 2023 - Sindacati in piazza Maggiore nel nome dei 75 anni della Costituzione per la festa dei lavoratori. Al centro della tavola rotonda, il decreto del governo sul lavoro varato simbolicamente il primo maggio. Un provvedimento che, rilanciano Cgil, Cisl e Uil, sarà al centro della mobilitazione in tre piazze. La prima, il 6 maggio proprio a Bologna. Una manifestazione a cui anche il sindaco Matteo Lepore, ieri sul palco per i saluti, parteciperà. "Invito tanti sindaci – had etto il primo cittadino –  ad essere presenti con la fascia tricolore.

Sindacati in piazza Maggiore per l'1 maggio
Sindacati in piazza Maggiore per l'1 maggio

Dal governo stiamo vedendo tanti sbagli. E credo che assumere decisioni simboliche, come convocare il consiglio dei ministri il primo maggio come già fatto a Cutro con l'immigrazione, non porti fortuna. La grave crisi sociale che stiamo vivendo non si affronta con mance e bonus". Saluta la piazza anche il cardinale e presidente della Cei, Matteo Zuppi, che ricorda i morti del lavoro, citando Barbara Capovani, la psichiatra uccisa a Pisa da un ex paziente. Michele Bulgarelli, segretario generale della Cgil di Bologna, chiama "alla lotta contro ministri revisionisti, arroganti e pasticcioni" e alla "provocazione di varare un decreto proprio oggi, festa dei lavoratori".

E, in riferimento alla premier Giorgia Meloni e alle sue dichiarazioni sul Primo maggio (“lavorano in tanti, anche chi rende possibile il Concertone”), attacca: "Dimostra di essere a disagio in queste date, come già successo il 25 aprile. Perché non sono le loro feste: sono sempre stati da un'altra parte". Da qui, la necessità di "una stagione di conflitto sociale", perché senza risposte dal governo "lo sciopero sarà inevitabile".

Enrico Bassani, segretario Cisl area metropolitana, non boccia in toto il decreto dell'esecutivo, ma rilancia l'importanza "della mobilitazione unitaria", dopo la quale "non escludiamo nulla". Per il resto, cita il titolo della manifestazione "Costituzione, casa comune", ricordando "la necessità che la nostra Carta non diventi un albergo...". D'accordo Zuppi che ricorda il senso della Costituzione "fondata sul lavoro", ma anche sulla sua "tutela". "Per tanti l'unico lavoro è la povertà", per questo vanno tenute d'occhio le fragilità. Chiude la tavola rotonda, presenti anche il professor Roberto Balzani, la presidente dell'Anpi provinciale Anna Cocchi e Simonetta Gola di Emergency, Giuliano Zignani, segretario regionale della Uil che traccia uno scenario in chiaro scuro.

"Nel decreto del governo il taglio del cuneo fiscale per alcuni mesi non è sufficiente. Servono misure strutturali. E provvedimenti per giovani e donne. La mobilitazione che parte il 6 maggio, di nuovo qui in Piazza Maggiore, è giusta". Alla premier Meloni non le manda a dire: “Ha fatto campagna elettorale sulla pelle delle persone. Questo è un governo che non ha cuore le sorti dei lavoratori e delle lavoratrici”, insiste, citando alla fine l’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini: “Una società senza giustizia sociale non è un popolo libero”. In piazza, delegati, cittadini e tanti politici. Tra questi, l'assessore regionale al Lavoro Vincenzo Colla, l'ex sindaco Virginio Merola, il segretario regionale del Pd, Luigi Tosiani, la segreteria provinciale dem, Federica Mazzoni, i parlamentari dem Sandra Zampa e Andrea De Maria, la vicesindaca Emily Clancy, l’assessore Massimo Bugani e la dem Simona Lembi. Un augurio ai lavoratori per il Primo maggio è arrivato anche da Stefano Bonaccini che, via Facebook, ha spiegato che “l’obiettivo dell’Emilia-Romagna è la buona occupazione” per combattere “il precariato che colpisce soprattutto i più giovani assieme a condizioni di piena sicurezza”.

Sul Crescentone, assieme agli stand e ai banchetti delle associazioni e dei sindacati, anche una delegazione di persone con disabilità del Centro di lavoro protetto (Clp) della Fondazione Opimm Onlus. Tanto l'entusiasmo portato in piazza, sia mostrando alcune delle commesse in conto terzi che realizzano per diverse aziende bolognesi, sia i pezzi unici prodotti all'interno dell'Atelier di Ceramica.

"Abbiamo scelto questa modalità concreta e immediata per contribuire a ribadire in questa giornata l’importanza del lavoro come strumento di crescita personale e inclusione per tutte le persone e ancor più per quelle con fragilità e disabilità", afferma Cira Solimene, direttore generale Fondazione Opimm Onlus.

Dopo l'evento dei sindacati, il Concertone  sul Crescentone sotto la pioggia. Sul palco, Extraliscio, Rancore, Claver Gold, Alberto Bertoli, Davide Shorty Kolosso, Bigmama, Marta Tenaglia, Andrea Abbadia Quartet, i musicanti di San Crsipino, Roberta Giallo, Bomber Buster, Camelot Band e IBerlino. L'evento è terminato in anticipo, verso le 19.30, a causa del maltempo.

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