Primo raduno di ’gessani’ tra aneddoti e amarcord

Primo raduno di ’gessani’ tra aneddoti e amarcord

Primo raduno di ’gessani’ tra aneddoti e amarcord

Con un ritrovo che ha contato oltre settanta partecipanti l’altra sera alla Cà Bassa di Casalecchio si è svolto il primo raduno dei ‘gessani’ ovvero gli abitanti di quell’ampia frazione di Zola che fino agli inizi dell’Ottocento fu comune autonomo, con tanto di castello, chiesa, scuola e municipio. Poi venne l’unificazione con Zola Predosa ma il carattere e l’identità degli abitanti di Gesso non si è perduta tanto che non è stato difficile per Andrea Corticelli arrivare al tutto esaurito nel ristorante pizzeria dove si è svolta una cena che è stata anche l’occasione di riavvicinamento per i tanti che hanno cambiato residenza o che semplicemente si sono allontanati negli anni della pandemia. "C’era un grande desiderio di rivedersi e riallacciare rapporti e amicizie che per una serie di ragioni si erano allentate. Pensare ai vecchi personaggi, i commercianti, gli agricoltori, i parroci che hanno guidato la chiesa che ora è stata affidata alla custodia e al culto della comunità ortodossa", spiegano Corticelli (che è il figlio di Colombo, fabbro meccanico e autista della borgata) e Piera Labita: figlia del barbiere del paese e mamma di Leonardo Viola oggi macellaio nel centro di Zola.

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