Bologna, 12 dicembre 2024 – È stata assolta la mamma di Gianlorenzo Manchisi, il piccolo di due anni e mezzo caduto e travolto dal carro allegorico su cui stava seguendo la sfilata di Carnevale in via Indipendenza, nel 2019. Sua madre Siriana Natali era a processo per omicidio colposo e la Procura aveva chiesto per lei 4 mesi di condanna. Ma il giudice Filippo Ricci, in primo grado, l’ha assolta perché il fatto non costituisce reato. Assolto anche Marco Pasquini, il collaudatore che rilasciò il certificato relativo al carro su cui si trovavano Gianlorenzo e Siriana, per non avere commesso il fatto.
![Gianlorenzo Manchisi aveva due anni e mezzo, quando è morto in un incidente al Carnevale di Bologna nel 2019](https://www.ilrestodelcarlino.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/YjZmM2IwOWItYmM4Mi00/1/gianlorenzo-manchisi-aveva-due-anni-e-mezzo-quando-e-morto-in-un-incidente-al-carnevale-di-bologna-nel-2019.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Condannati invece entrambi a un anno e 4 mesi, con pena sospesa, Paolo Castaldini, il responsabile del Comitato per le manifestazioni petroniane che gestiva l’evento, e don Marco Baroncini, all’epoca presidente del Comitato organizzatore del Carnevale in cui avvenne l’incidente, entrambi difesi dall’avvocato Ludovico Gamberini. Una pena più alta di quella, di otto mesi, chiesta dalla pm.
Castaldini e Baroncini dovranno anche risarcire del danno subito i familiari del piccolo Gianlorenzo, in solido con l’allestitore del carro Paolo Cannellini condannato a un anno e mezzo nel maggio 2022, in un processo con rito abbreviato. Nel dettaglio, dovranno risarcire di 196mila euro ciascuno i fratelli maggiori di Gianlorenzo, e di 314mila ciascuno i genitori Giuseppe e Siriana.
Il piccolo Gianlorenzo, durante la sfilata, il 5 marzo 2019, scivolò all’indietro infilandosi nello spazio tra le sbarre della ringhiera di protezione del mezzo e rovinò a terra, finendo proprio sotto le ruote del carro allegorico in movimento. Morì il giorno dopo in ospedale.
La commozione della famiglia di Gianlorenzo
"Giustizia è stata fatta per mio figlio", ha commentato la madre Siriana Natali, una volta sentita la sentenza, che è scoppiata a piangere, e parlando con i cronisti fuori dall'aula anche il marito e i figli faticavano a trattenere le lacrime. Proprio il figlio Giacomo, parlando con i giornalisti, ha affermato che, con la sentenza odierna, "siamo riusciti ad avere la giustizia che meritavano il mio fratellino e mia madre. Ho aspettato cinque lunghi anni che questa sentenza arrivasse, anni che ci hanno fatto stare malissimo".
Un commento alla sentenza, infine, è arrivato anche dal legale di Natali, Mauro Nicastro, che si dice "contento di come si è svolto il processo e anche della decisione del giudice". Quanto alle provvisionali per oltre un milione di euro accordate dal giudice (i risarcimenti dovranno poi essere stabiliti in sede civile), Nicastro si limita a dire che "il risarcimento è quello corretto, come da tabelle previste dalla legge: quello che doveva essere fatto è stato fatto".