Processo di Bologna, università. Duecento rettori in campo

Sfileranno per il centro per i vent’anni della carta del 1999

Francesco Ubertini, rettore dell’Alma Mater (Iguanapress)

Francesco Ubertini, rettore dell’Alma Mater (Iguanapress)

Bologna, 19 giugno 2019 - Bologna e la sua Università ancora una volta protagoniste della scena internazionale. Secondo forse soltanto al ragù, l’Ateneo è di certo l’aspetto più noto e distintivo in tutto il mondo per quanto riguarda la città chiamata non a caso ‘la Dotta’.

Lo dimostrano i numeri – con l’Alma Mater che si conferma tra le migliori 200 al mondo e guadagna tre posizioni nel Ranking Qs – e pure i fatti. Come il maxi evento che sarà sotto alle Torri il 24 e 25 giugno, per i vent’anni del Processo di Bologna, la carta che dal 1999 dà la linea alle università di tutto il mondo per corsi condivisi in quanto a regole e strumenti. Così, quest’anno, la ricorrenza si celebrerà con convegni e incontri – gestiti per lo più dagli stessi studenti – che vedranno come ospiti d’onore il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti e ben 200 rettori provenienti da oltre 50 Paesi – il più lontano è l’Australia –, che lunedì alle 16, momento di apertura dell’evento, sfileranno per il centro storico partendo dalla prima sede dell’Università, l’Archiginnasio, fino ad arrivare a Palazzo Re Enzo. Si attendono oltre mille fra docenti, studenti e ricercatori.

Classifica delle migliori università, l'Alma Mater è la numero 177 al mondo

Il Processo di Bologna, che nel ’99 delineò il volto delle Università del futuro, ora va ripensato anche in vista delle nuove sfide – internet, sostenibilità, immigrazione – che si prospettano in una società che cambia velocemente e che devono essere affrontate dai potenziali leader di domani. «Il Processo propone un’organizzazione dei corsi pensata per la globalizzazione – spiega la prorettrice per le relazioni internazionali Unibo Alessandra Scagliarini –. Con la Magna Charta, è uno dei capisaldi delle università del mondo, e ancora una volta parte da Bologna. Ogni due anni i ministri dell’istruzione dai 48 Paesi dello Spazio europeo dell’Istruzione superiore si riuniscono per discutere del Processo e dei suoi sviluppi: nel 2020 sarà Roma a ospitarli. Lì vogliamo presentare contributi, idee e proposte nate durante questa due giorni bolognese».

L’evento è organizzato con il Miur, sotto l’egida dell’Osservatorio della Magna Charta Universitatum, della European University Association e della European Students’ Union. «È un momento centrale per le università dei prossimi vent’anni», dichiara il Rettore Francesco Ubertini, cui fa eco Luca Lantero, responsabile del Segretariato del Processo di Bologna: «È l’evento più importante e di maggiore impatto sulle università del mondo per il 2019».

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