Bologna, 30 maggio 2025 – “Ci perdiamo il Palajova ragazzi. Ma ce lo siamo organizzati qui in Camerun”. Il professor Cesare Faldini dà il ritmo con la tromba a un gruppo di ortopedici e volontari direttamente dalla sala operatoria in Africa. Battiti di mani, balli, abbracci e tanti sorrisi. Il tutto cantando ‘L’ombelico del mondo’ di Jovanotti in un video pieno di gioia e ritmo. Perché oggi e domani, all’Unipol Arena, il cantante termina il suo tour sold out nei palazzetti italiani. E nella città di Bologna è un ritorno, dopo le tre date di aprile.

Ma questa volta il professor Faldini, direttore della clinica ortopedica 1 dell'Istituto Rizzoli e grande fan del cantautore, non potrà essere presente all’Unipol Arena. Così, insieme a un gruppo di ortopedici volontari in missione umanitaria in Camerun per operare le deformità ortopediche in un contesto dove le cure sono un lusso per pochi, ha deciso ugualmente di omaggiare l’artista. Perché “si può perdere sì il concerto, ma non la voglia di ballare”.
Ecco allora, a fine seduta operatoria, un ballo di unione sulle note dell’intramontabile ‘L’ombelico del mondo’, singolo del 1995, tra fiati, cori e tanta allegria. “Un modo di celebrare un grande artista e una musica che ha accompagnato generazioni in allegria”, spiega il professor Faldini.
La risposta di Jovanotti non si è fatta attendere. Prima ha ricondiviso il video nelle proprie storie su Instagram e poi ha commentato il post del professor Faldini: “Fantastici”. A cui ha aggiunto: “Ciao prof, ciao ragazzi. Una volta vengo io da voi a suonare”. Subito è arrivata la replica di Faldini: “Grande Lorenzo. Ci perdiamo il tuo Palajova ma ci fai compagnia con la tua musica che accompagna la nostra sala operatoria oltre che la nostra vita. Grazie per la ‘rivoluzione musicale’ che io personalmente ho vissuto, qualche anno fa, quando i tuoi primi pezzi fecero breccia nella musica italiana. Noi siamo con te… Grati della tua musica!”.
Sempre attraverso i social il professore ha documentato, con un altro video, tutto l’operato della squadra dei volontari direttamente dal Camerun. Un lavoro che spesso è anche notturno. Ecco perché, in sottofondo, Faldini ha scelto di nuovo le note di Jovanotti, con la traccia ‘Gente della notte’.