Profughi ucraini a Bologna, inaugurato il nuovo hub in autostazione

Riprende l'attività di accoglienza dei rifugiati dopo l'incendio di piazza XX settembre. In arrivo l'ordinanza della Protezione Civile a livello nazionale per i contributi

Inaugurato il nuovo Hub per l'accoglienza ai profughi ucraini (Fotoschicchi)

Inaugurato il nuovo Hub per l'accoglienza ai profughi ucraini (Fotoschicchi)

Bologna, 28 marzo 2022 - L’accoglienza dei profughi ucraini riparte su due binari. Il primo, locale, fisicamente interessa l’autostazione, dove da oggi riprende all’interno di 5 locali dedicati l’attività di accoglienza dei rifugiati in fuga dalla guerra con spazi gestiti dall’Ausl per quanto riguarda il test per la tubercolosi, il rilascio degli Stp e i tamponi, per cui è in corso una valutazione per permettere l’esecuzione anche di notte, spazi gestiti dalla polizia per le identificazioni e l’avvio delle pratiche per il rilascio dei permessi di soggiorno, e spazi dedicati all’accoglienza in uso ai servizi sociali e comunali.

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Da qui si riparte dopo l’incendio che venerdì pomeriggio ha devastato la tensostruttura di piazza XX settembre (foto), interrompendo momentaneamente un servizio ripreso “in tempi record”, come sottolineato dal sindaco Matteo Lepore durante il sopralluogo istituzionale assieme a tutti gli altri attori coinvolti e la Prefettura che supervisionerà l’intera attività. L’altro binario, nazionale, verrà invece messo in moto dalla firma del capo di dipartimento della protezione civile Curcio, sull’ordinanza per lo sblocco dei contributi di autonoma assistenza diretta ai profughi ucraini e dei contributi alle famiglie che ospitano. “Oggi o al più tardi domani” così l’assessore regionale alla protezione civile Irene Priolo “la firma sbloccherà quelli che sono contributi fondamentali per sostenere il circuito assistenziale dei profughi. Profughi ai quali verranno direttamente versati 300 euro al mese di contributo per quanto riguarda gli adulti e 150 euro per i minori”. Mentre resta ancora in ballo la cifra precisa destinata “alle famiglie che accolgono. Una misura per cui il Comune ha fortemente spinto nei giorni scorsi e che sarà compresa nell’ordinanza, dalla quale attendiamo la cifra precisa”, così l’assessore comunale al Welfare Luca Rizzo Nervo. Nei giorni scorsi l’ipotesi accreditata rispetto a questo contributo parlava di 600 euro mensili, fino a un massimo di 900 a seconda del nucleo familiare ospitato. Una risposta definitiva la darà l’ordinanza a seguito del decreto per l’emergenza emanato dal Consiglio dei Ministri.  

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