Pronto soccorso Bologna, il test: nelle sale d’attesa oltre cento pazienti

Il nostro sopralluogo ieri pomeriggio al Sant’Orsola e al Maggiore. I casi non urgenti aspettano a lungo e si crea l’affollamento

Il tabellone dell’affollamento al Sant’Orsola; in alto, foto d’archivio Ansa
Il tabellone dell’affollamento al Sant’Orsola; in alto, foto d’archivio Ansa

Bologna, 1 dicembre 2022 - Sono giorni complicati, questi, per i Pronto soccorso del nostro territorio. Ogni giorno centinaia di codici verdi affollano le aree triage del Sant’Orsola e del Maggiore.

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Il tabellone dell’affollamento al Sant’Orsola; in alto, foto d’archivio Ansa
Il tabellone dell’affollamento al Sant’Orsola; in alto, foto d’archivio Ansa

Non è un caso, infatti, che siano così numerose le segnalazioni pervenute dai nostri lettori. I quali lamentano "tempi lunghissimi con diverse ore di attesa". Ecco perché abbiamo deciso di affrontare da vicino e in prima persona questo disagio. Ieri abbiamo effettuato due sopralluoghi rispettivamente nei Pronto soccorso del Sant’Orsola e del Maggiore. E i dati raccolti parlano chiaro: intorno alle 15 i tabelloni del nosocomio di via Massarenti segnalavano 76 persone in attesa e 75 in trattamento per un totale, in quella fascia oraria, di 151 persone. Tuttavia le lunghe attese riguardavano perlopiù i codici verdi e bianchi. Restando, infatti, sui dati delle 15, si può notare come la maggior parte delle persone in attesa fossero codici verdi e bianchi: 31 i primi, 15 i secondi. In attesa, ovviamente, nessun codice rosso, mentre 7 erano i codici arancioni che aspettavano di essere visitati e 23 i codici blu. E anche i pazienti in trattamento bastano a evidenziare come, tutto sommato, la macchina del Pronto soccorso tenda a ingolfarsi proprio a causa dei pazienti in condizioni non gravi o, comunque, non in pericolo di morte. In trattamento c’erano 10 codici rossi, 23 arancioni e 20 blu. E solo 4 codici bianchi su un totale di 19 erano in trattamento.

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E all’ospedale Maggiore? La situazione sembrava abbastanza sotto controllo. Allo stesso orario, rispetto al Sant’Orsola, c’erano decine di persone in meno. La fila al triage scorreva senza intoppi e nonostante l’assenza dei pannelli che offrono una panoramica dell’affollamento, le persone in attesa al Pronto soccorso erano circa una trentina.

Eppure, riguardo al Maggiore, nel fine settimana il responsabile Uil Fpl, Massimo Romanelli, aveva messo l’accento su come "la situazione nelle strutture dell’Ausl rimane sempre critica per via della carenza di posti letto". Romanelli aveva anche segnalato, poi, che al Pronto soccorso del Maggiore ci fossero "almeno 18 pazienti in attesa di ricovero". Carenza dei posti letto o meno, il disagio di un eccessivo numero di accessi da parte, soprattutto, di codici verdi resta evidente, proprio come dimostrano i dati citati sopra che indicano come i codici verdi rappresentino sempre la fetta più numerosa di persone che decide di rivolgersi ai Pronto soccorso. Ed è per questo motivo, infatti, che la Uil-Fpl ha proposto in condivisione con le altre organizzazioni sindacali e i professionisti interessati di presentare alla direzione dell’Ausl un documento con le criticità e i suggerimenti per delle possibili soluzioni. Una di queste, ad esempio, è la proposta di reparto ’tampone’ che consentirebbe, in particolari situazioni di criticità, l’utilizzo di letti tecnici.

 

 

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