REDAZIONE BOLOGNA

Pronto soccorso e cittadini troppo distratti

Il nodo dell’affollamento dei Pronto soccorso non è risolto. Le file continuano ad essere chilometriche, i tempi di attesa eccessivi,...

Il nodo dell’affollamento dei Pronto soccorso non è risolto. Le file continuano ad essere chilometriche, i tempi di attesa eccessivi, il personale (sempre molto disponibile) composto da medici e infermieri spesso insufficiente. Non c’ è un’unica ragione che determina questo disagio, ma un complesso di fattori che ancora non trova soluzione. Si mettono pezze qua e là, ma il problema resta.

I Cau sono utili, eppure la loro dinamica stenta ancora a decollare ed è una materia su cui il nuovo assessore regionale alla sanità deve mettere mano molto presto. La salute non ha tempo di aspettare. Un aspetto che i cittadini spesso non conoscono è l’elenco dei casi che possono essere trattati al Cau. Certo, non è sempre possibile per un paziente decidere se imboccare la strada del Pronto soccorso o del Cau in base al disagio che patisce. Ma una informazione più dettagliata e capillare può essere utile.

I Cau infatti non sono ancora percepiti del tutto nella loro utilità per cui se uno soffre un banale mal di pancia o subisce un graffio infila la porta del Pronto soccorso. Sbagliato. La sanità avrà molti difetti da correggere ma anche i cittadini devono essere più attenti e consapevoli.

mail: beppe.boni@ilrestodelcarlino.it