Bologna, 5 agosto 2022 - Pronto soccorso sempre più sotto pressione: il grande caldo fa aumentare il numero di pazienti, soprattutto anziani, e poi si aggiungono gli ingressi Covid. Si fa sentire, inoltre, la carenza di camici bianchi, come emerge dai numeri della Società italiana di medicina d’emergenza-urgenza. "Dall’ultimo censimento della Simeu del 1° giugno risulta che in Emilia-Romagna su 855 medici assunti previsti, ne manchino 340, il 40%", sottolinea Rodolfo Ferrari, presidente regionale Simeu e direttore del Pronto soccorso di Imola. Secondo il Dipartimento interaziendale dell’emergenza di Bologna, la carenza di medici nei Pronto soccorso raggiunge il 25% nell’area spoke, il 20% al Maggiore e il 15% al Sant’Orsola. La Regione ha siglato un’intesa con i medici di emergenza territoriale e ieri c’è stato un incontro con i sindacati dei medici dipendenti.
"Servono incentivi economici perché il 50% delle borse di specialità non è coperto e i concorsi per medici di Pronto soccorso vanno quasi deserti", commenta Alfredo Panissa di Uil medici, mentre Vittorio Dalmastri di Fp Cgil medici e dirigenti sottolinea "la necessità di lavorare su una riorganizzazione nelle Aziende e arrivare a ristori economici". Raffaele Donini, assessore alle Politiche per la salute, assicura "che si continuerà con la politica di accordi sindacali e incentivi ai professionisti". Per Ester Pasetti di Anaao Assomed, "una soluzione è rivedere la rete territoriale e capire se i punti di primo intervento si possono chiudere per recuperare risorse. Si era arrivati all’accordo per affiancare al Pronto soccorso un ambulatorio di continuità assistenziale per codici minori. La Regione ha dato l’indicazione, ma non abbiamo la percezione che le Aziende si siano attivate".
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro