Bologna, protesta contro la maxi antenna al Cierrebi

Via libera del Comune a un ripetitore telefonico Il comitato: “Inopportuno per il futuro dell’area”

Una protesta del comitato ‘Rigenerazione no speculazione’ davanti al Cierrebi

Una protesta del comitato ‘Rigenerazione no speculazione’ davanti al Cierrebi

Bologna, 9 giugno 2019 – Un’antenna in pieno Cierrebi. È l’ultima sorpresa che bussa alle porte di via Marzabotto 24, sede dello storico centro sportivo oggetto, da anni, di progetti (e polemiche) sul suo futuro. La pratica è pubblica, sul sito del Comune. Si è conclusa, con esito positivo, il 30 maggio scorso, con il permesso di costruire una nuova Srb (stazione radio base) per la telefonia mobile. In pratica, un palo portantenne con apparati outdoor. A fare la richiesta è stata Wind Tre Spa, il 17 gennaio di quest’anno. Quello che ha portato all’approvazione è stato un percorso lungo quattro mesi e mezzo, passato attraverso undici pratiche.

E così, mentre da mesi non si sa nulla del piano di costruzione del supermercato Despar con parcheggio, un altro progetto fa trasalire il comitato ‘Rigenerazione no speculazione’. «Deprezzerà il valore del Cierrebi – attacca Andrea Albicini, tra i fondatori –. Se ci sono imprenditori che vogliono rilanciare il Cierrebi così è dura. Lunedì iniziano i campi estivi dei bambini. Se si fanno i lavori sarà il caos». Secondo quanto circola tra i componenti del comitato, il palo sarebbe alto 30 metri, con sei antenne e quattro parabole.

Per Wind Tre il progetto è «un normale impianto di tlc, che servirà a rendere ancora più efficiente la copertura dell’area per i servizi di telefonia e per il quale impianto sono state ottenute tutte le necessarie autorizzazioni previste dalla legge». Il comitato si scaglia anche contro il Comune: «Inopportuno consentire ora la costruzione di tale opera in questa fase di stallo in cui il Comune non ha ancora chiarito che cosa ne sarà del Centro sportivo Ciessebi». Secondo le voci che circolano in via Marzabotto l’impianto sorgerebbe tra i campi da tennis 6 e 7 e il muro di cinta su viale Gandhi. In un’area che, insiste il comitato, «nell’intenzione della proprietà e dell’amministrazione dovrebbe restare al Comune».

Del destino dell’ex Cierrebi si discute dal 2017, quando la Seci Real Estate del gruppo Maccaferri l’ha acquisita da Carisbo per 3,2 milioni di euro. L’obiettivo sarebbe realizzare un supermercato Despar con parcheggio. Ma Sport City, la società al 50% del Bologna Calcio e per il resto del gruppo Maccaferri (oggi in sofferenza), non ha ancora ricevuto l’ok dal Comune. L’operazione era legata alla partita del restyling del Dall’Ara, poi i destini delle due opere si sono separati. Anche la realizzazione dell’impianto di Wind non sarebbe legata al Despar. Ma Wind, conferma Palazzo d’Accursio, ha già ottenuto l’ok.

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