Bologna, 9 giugno 2025 – Piazza Maggiore, anche quest’anno, ha fatto da scenario alla cerimonia di proclamazione di più di 300 dottoresse e dottori di ricerca dell’università di Bologna (foto).

“Oggi rendiamo omaggio alle nostre dottoresse e dottori, al loro impegno e la loro ricerca – commenta il rettore, Giovanni Molari segnando l’inizio della celebrazione –. Oggi il dottorato deve conferire conoscenze per poter ambire a svariati ambiti di lavoro, i modelli devono evolversi per permettere di seguire le sfide attuali e su scala mondiale”.
Ma a perdere parola subito dopo e fuori dalla scaletta, è un esponente dottorando di Assemblea Precaria: “Sono senza prospettiva come tanti di voi – spiega il dottore –. Prendo parola per opporci alla riforma della ministra Bernini, cosi come all’emendamento del ministro Valditara, approvato qualche giorno fa: la loro università è salva la nostra precarietà è garantita”, conclude per poi lasciare la celebrazione.

A ringraziare dell’intervento, riprendendo il turno di parola segue il sindaco Matteo Lepore: "Sono contento di aver lasciato qualche minuto a chi a voluto portare parole libere e democratiche su questo palco, perché il dissenso deve essere libero come anche le università – dichiara il sindaco – per essere nuovamente interrotto dalla manifestazione dei proPalestina, che al grido di ‘Fuori Israele dalle università’ si insinuano tra il pubblico e salgono sul palco dove il rettore Molari permette loro di prendere la parola: “Sappiamo che per voi è un momento di festa, ma non lo è per noi per via del sostegno di questa università ai produttori di armi che hanno già massacrato i 60mila civili della Striscia di Gaza – irrompono –. Vi auguriamo che nel vostro percorso possiate essere il cambiamento, perché se il cambiamento non ci sarà, avrete le mani sporche di sangue”, dichiarano rivolgendosi ai nuovi dottori, per poi allontanarsi in corteo chiedendo la liberazione anche degli attivisti di Freedom Flotilla che sono stati incarcerati.
A riprendere con la normale celebrazione l’intervento della dottoressa Annalisa Bonafede, che invita i nuovi dottori e dottoresse a “guardare avanti con fiducia”. Seguono le parole della professoressa Adriana Iezzi, che tra il racconto del suo percorso incita a credere nelle proprie capacità, "ma senza prevaricare gli altri”.