Pubblica assistenza, scatta l’agitazione

Uil in allarme per il piano di smaltimento ferie dei dipendenti: "Il tema deve essere il potenziamento, non la riduzione dei servizi"

Un volontario della pubblica assistenza

Un volontario della pubblica assistenza

"Non riduzione ma potenziamento". Il sindacato rilancia sulla vertenza Pubblica assistenza di Sasso e Marzabotto. Dichiara lo stato di agitazione a partire da domani e chiede la convocazione del tavolo di concertazione sindacale e di mediazione presso la Prefettura con la partecipazione delle parti in causa e anche dell’Azienda Usl di Bologna. "Ieri abbiamo incontrato la direttrice del distretto Reno Lavino Samoggia, per illustrare la problematica che coinvolge non solo Sasso, ma anche i servizi in abito sanitario del distretto e in generale nel territorio appenninico", spiega Umberto Bonanno di Uil-Fpl terzo settore che rappresenta i sette dipendenti della Pubblica assistenza Sasso Marconi: l’associazione volontaria alla quale è affidato il servizio di soccorso e trasporto sanitario nel territorio di Sasso e in quello di Marzabotto. E questo grazie al lavoro dei volontari che da sei anni sono affiancati da sette dipendenti regolarmente assunti: un impiegato e sei soccorritori tutti rappresentati dal sindacato di settore Uil.

"Il problema non è solo della mancata sostituzione dei dipendenti che devono fruire delle ferie accumulate nel tempo. Ma sarebbe la loro mancata sostituzione e di conseguenza la riduzione del servizio notturno del presidio e del servizio di soccorso che ora è H24 e 365 giorni l’anno – aggiunge Bonanno –. Vista la situazione della nostra montagna, delle difficoltà nella rete di comunicazione ora aggravata dalle frane e dalle interruzioni che rischiano di allungare i tempi di intervento, il tema è il potenziamento, non la riduzione dei servizi. Per questo abbiamo da mettere sul tavolo delle proposte di potenziamento come l’apertura a Sasso di un centro di formazione e lo spostamento dell’auto medica da Vado a Sasso".

Il presidente della Pubblica assistenza di Sasso, Leonardo Santoli conferma la disponibilità a partecipare ad un tavolo di confronto "per fugare ogni dubbio sul futuro della nostra associazione che intendiamo sostenere con ogni forma". Mentre il sindaco di Sasso, Roberto Parmeggiani, condivide il percorso di valorizzazione del ruolo di associazionismo e di volontariato sul quale punta la ‘Pubblica’: "Incontrai il sindacato che mi espose proposte e criticità. Capisco il timore dei dipendenti ma mi pare proprio che il loro posto non sia a rischio. Il piano di smaltimento ferie così come delineato non credo possa creare grandi problemi e capisco che anche un’assunzione a tempo determinato poi potrebbe creare aspettative di stabilizzazione e quindi un percorso diverso".

Gabriele Mignardi