REDAZIONE BOLOGNA

Pubblica una frase di Mussolini. Locascio insorge: "Inaccettabile"

La presidente di San Donato-San Vitale contro Pecorella di Fd’I

Pubblica una frase di Mussolini. Locascio insorge: "Inaccettabile"

Adriana Locascio, presidente del quartiere San Donato-San Vitale, si scaglia contro il consigliere di Fratelli d’Italia Ciro Pecorella per contenuti pubblicati su Facebook che rimanderebbero alla figura di Mussolini e al regime fascista.

La foto con la frase di Mussolini

Locascio considera infatti "inaccettabile" l’immagine utilizzata come ‘cover’ del profilo da Pecorella, che recita: "Poeti, artisti, eroi, santi, pensatori, scienziati, navigatori, trasmigratori". Una foto di copertina che cita dunque il discorso con cui Mussolini si espresse nel 1935 in risposta alle Nazioni Unite, che avevano condannato l’Italia per l’aggressione all’Abissinia.

"Forse lui non ne è consapevole, ma quelle parole sono espressione di un razzismo becero, figlie dell’idea che quello etiope fosse un popolo di barbari da annientare – sottolinea la presidente di quartiere –. E rimandano a un periodo storico di cui noi italiani ancora oggi ci vergogniamo. Una cosa che non è compatibile con il suo ruolo, specie con quello di chi fa politica a stretto contatto con i cittadini".

"Si rappresenta con una frase di Mussolini – sferza ancora Locascio – e fa parte di un quartiere multiculturale le cui comunità sono rappresentate da chi li amministra". Conclude così Locascio che promette però come la vicenda non finisca qui: "Non devo essere io a occuparmi di educazione allo stile per far politica".

La reazione di Meogrossi (Pd). "È inaccettabile leggere frasi di Mussolini da chi rappresenta le istituzioni – puntualizza Matteo Meogrossi, vice segretario dem su Bologna –. Citare il Duce e la sua dichiarazione di guerra all’Etiopia è un gesto che riempie di vergogna la nostra città. Si vergogni. L’unico gesto che dovrebbe fare oggi è chiedere scusa e rassegnare le sue dimissioni e soprattutto studiare, studiare tanto. E se restassero dei dubbi su ciò che è stato il Duce, può prendere la macchina e percorrere pochi chilometri andando a Monte Sole a guardare con i propri occhi cos’ha prodotto in questa città il fascismo".